Difficilmente i risparmiatori coinvolti dai crack Cirio, Parmalat, Giacomelli ecc. riusciranno a comprendere i motivi dell’arresto del processo di riforma della vigilanza e delle sanzioni in tema di risparmio che si è concretizzato con il congelamento, di fatto, del documento bipartisan preparato dalle Commissioni Attività produttive e Finanze di Camera e Senato.
L’Intesaconsumatori auspica che il percorso legislativo appena iniziato continui il suo iter in maniera spedita e senza ulteriori interruzioni.
Sarebbe esiziale, non solo per il nostro risparmio, ma per l’insieme dell’economia, un’ulteriore caduta di fiducia dei cittadini nel sistema di controlli e di tutela del risparmio.
L’Intesaconsumatori ribadisce i punti che nella riforma devono essere tenuti presenti per una efficace difesa del risparmio:
· Introduzione nel nostro ordinamento dell’Azione collettiva (Class action) di tipo risarcitorio;
· Previsione del mandato a termine per il Governatore della Banca d’Italia e contestuale trasferimento della vigilanza sulla concorrenza nel settore del credito e risparmio all’Antitrust
· Inasprimento delle pene per i reati finanziari e contro certificatori, revisori, amministratori, che diano informazioni false, infedeli o che siano responsabili di reati finanziari, specie se danneggiano il risparmio privato;
· Divieto di offerta al dettaglio di titoli derivati e sprovvisti di rating a risparmiatori che non siano specificamente informati
· Obbligo di informativa sulla situazione patrimoniale dell’impresa emittente, ai sottoscrittori di titoli;
· Istituzione di un albo delle società di revisione e, al contempo, istituzione del divieto di operare contemporaneamente come società di consulenza. I revisori non potranno restare in carica per un periodo superiore ai 4 anni;
· Legare le commissioni di gestione del risparmio delle società e dei promotori finanziari al rendimento reale degli investimenti e non al valore monetario gestito, indipendentemente dalle performance di gestione;
· Distinguere i prodotti di risparmio sulla base del titolare del rischio (emittente o acquirente) e ridefinizione dei prospetti informativi in modo che siano chiari, leggibili e diano informazioni giuridicamente valide;
· Consegna dell’informativa sull’eventuale inserimento dei titoli acquistati dal risparmiatore tra i titoli più rischiosi dall’elenco che annualmente Banca d’Italia e CONSOB pubblicano;
· Rendere possibile l’offerta di titoli di risparmio a loro volta garantiti da un fondo costituito da accantonamenti reali, da parte della società o istituzione emittente, che consentano di assicurare il rischio del risparmiatore;
· Assoggettare l’attività delle authorities per il risparmio ad un controllo esercitato pariteticamente tra i rappresentanti delle stesse authorities e le associazioni dei consumatori, al fine di valutare eventuali reclami e segnalazioni dei risparmiatori o di istituzioni bancarie e finanziarie.