L’Intesa dei consumatori( Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori ) da tempo aveva auspicato la fine di una ingiustizia che ormai era diventata insostenibile per gli automobilisti virtuosi di alcune zone del Paese. Questo però deve essere accompagnato da una seria rivisitazione dell’intera impalcatura delle fasce di rischio.
Bisogna denunciare ancora una volta che il resto degli articoli del disegno di legge non sono certamente in grado di bloccare la vera emergenza del settore legata ad una grave spirale di aumenti non giustificati.
L’ANIA ancora una volta accusa le associazioni di dare i numeri, negando l’evidenza che è sotto gli occhi di tutti. Probabilmente si riferisce ai numeri da giocare al lotto cosicché i cittadini possano vincere ed essere così in grado di pagare premi assicurativi che in alcune zone hanno toccato cifre da capogiro.
A questo punto, con questa cosiddetta ?riforma RCA? in discussione in Parlamento, con l’indagine dell’Antitrust e con l’azione di trasparenza che l’ISVAP deve finalmente iniziare sulle riserve sinistri, l’ANIA invece di continuare ad accusare tutti dovrebbe autonomamente fare un ?atto di decenza? e cioè:
?BLOCCARE LE TARIFFE RCA? FINO ALLA FINE DELL’ANNO
dando la possibilità a tutte queste iniziative di essere portate a termine.
Il Governo a questo punto deve abbandonare la strada della delega per la riforma completa del settore assicurativo e passare subito alla presentazione di un serio disegno di legge che ottenga l’unico risultato che tutti si attendono: la riduzione delle tariffe.