Quattordici aggressioni negli ultimi due anni, tre mortali. La morte di Paola Dessole, dilaniata a morte dal pitbull del figlio, è l`ultimo episodio di una lunga scia di sangue che ha visto il miglior amico dell`uomo trasformarsi in un killer. La casistica italiana è da brivido: due mesi fa, a Conselve, in provincia di Padova, un pitbull ha ucciso la sua proprietaria e ferito un`amica della donna. Il figlio della vittima si era fatto giustizia ammazzando il cane a coltellate. In precedenza, nell`aprile dello scorso anno a morire sbranata dai due Rottweiler di famiglia era stata un bambina di appena nove mesi. La nonna che aveva cercato di strapparla alle fauci dei cani, ci aveva rimesso un braccio. E poi il fiume di altri assalti, per la maggior parte diretti contro bambini. La costante sono le razze dei cani coinvolti: rottweiler e pitbull in cima alla lista. Anche il Governo si pronuncia, promettendo nuovi provvedimenti. Ma è subito polemica. Le razze di cani a rischio sono già state messe all`indice nelle precedenti legislature, ora forse arriverà una stretta grazie a una nuova ordinanza: più guinzaglio e museruola. “Le modalità e le norme tecniche dell`ordinanza saranno valutate con attenzione dalla Commissione che si riunisce ogni settimana“, ha spiegato il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini. “La commissione terrà in considerazione tutti i criteri di tipo scientifico per arrivare alla migliore formulazione possibile“. La tragedia della pensionata sassarese, azzannata e uccisa in casa dal pitbull di suo figlio, irrompe nella discussione nazionale sulle razze canine ritenute pericolose. Pochi giorni fa il sottosegretario Martini aveva annunciato di voler rivedere la liste delle razze all`indice. Una notizia che aveva sollevato allarmismo. Ieri, dopo la disgrazia di Sassari, c`è stato un vorticoso tam tam di reazioni. Il Codacons ha chiesto la conferma della lista delle razze pericolose, ricordando che “da quando l`ordinanza è entrata in vigore si sono ridotte le lesioni gravi sugli esseri umani. Gli eventi drammatici hanno riguardato principalmente razze escluse da quella lista“. Come dire: guai abbassare la guardia contro alcune razze e contro i proprietari che utilizzano gli animali spesso come arma di difesa e di offesa. In difesa dei pitbull è intervenuto il presidente della associazione Pitbull Syndacate Italy, Salvatore Montemurro: “È strano che dopo vent`anni in cui non si è registrato nessun morto per causa di un Pitbull, nel giro di due mesi ci siano state ben due vittime“. Per il Pitbull Syndacate ha nutrito dubbi sul caso sassarese: “Bisogna vedere cosa è successo, risulta che i tre cani della signora non fossero di razza pura“.