L’indagine diffusa oggi dalla Cia – in base alla quale tre famiglie su cinque hanno cambiato le abitudini alimentari a causa dei forti rincari che si sono registrati nei prezzi al consumo, anche di prodotti di prima necessità come il pane, la pasta e il latte – desta preoccupazione e conferma quanto il Codacons denuncia da oltre un anno.
“I rincari nel settore alimentare hanno un peso fortissimo sulle famiglie, specie quelle a reddito medio-basso, e determinano cambiamenti anche radicali nelle abitudini degli italiani – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – E’ una situazione inaccettabile, contro la quale è necessario intervenire prima di tutto tagliando i prezzi, specie dei generi di prima necessità, per consentire una ripresa dei consumi”.
Il Codacons propone quindi la sua ricetta per ottenere una riduzione veloce e fino al 20% dei prezzi al dettaglio:
– individuare il “prezzo anomalo”, ossia il ricarico massimo tra un passaggio della filiera e l’altro, oltre il quale gli intermediari incorrono in un vero e proprio reato;
– obbligo di esposizione da parte dei commercianti del doppio cartellino con il prezzo pagato all`ingrosso e il prezzo finale al consumatore;
– incentivare la vendita diretta produttore-consumatore nel settore dell’ortofrutta, istituendo mercati comunali settimanali;
– tagliare la filiera distributiva che determina ricarichi enormi sul prezzo finale del prodotti.