In seguito alla tragedia che si è abbattuta sul quartiere Montesacro di Roma a causa di una fuga di gas, crescono i dubbi e le incertezze dei cittadini circa lo stato della rete di distribuzione gas della capitale.
Pare infatti che l’esplosione sia stata determinata da perdite di gas dalle tubature, che avrebbero provocato la deflagrazione. In ogni caso sembrerebbero evidenti una serie di mancanze e di omissioni relative sia all’assenza di strumentazione idonea al rilevamento delle fughe di gas, sia allo stato e alla manutenzione della rete, nonché ad errori umani di valutazione.
Qual è il livello di rischio della rete che attraversa il sottosuolo della capitale? Difficile rispondere a questa domanda dopo il tragico evento di martedì scorso.
E’ indispensabile verificare minuziosamente il grado di sicurezza della rete di distribuzione del gas, sostiene il CODACONS. Per questo motivo l’associazione presenta un’istanza d’accesso all’ITALGAS e all’Autorità per l’energia e il gas, alle quali chiede di prendere visione di tutti gli atti relativi allo stato della rete, con particolare riferimento all’anzianità degli impianti delle varie tratte, alle attività di manutenzione svolte sugli stessi e alla loro periodicità e rigore, agli interventi effettuati nell’ultimo anno, alla metratura delle tubature e alle sue sostituzioni. Il CODACONS chiede poi di avere accesso agli atti inerenti la formazione e l’aggiornamento del personale dell’ITALGAS, oltre a quelli relativi agli strumenti in dotazione dei dipendenti (sia in termini di strumenti di misurazione, che in quelli di misure di sicurezza per gli stessi).
Tuttavia eventi dolorosi come quello di Montesacro potrebbero essere evitati attraverso controlli periodici da effettuare anche all’interno delle abitazioni dove a volte accade che i cittadini in un fai-da-te assai rischioso modifichino gli impianti oppure non provvedino alla sostituzione delle vecchie caldaie. Purtroppo però a tali ispezioni all’interno degli appartamenti non devono provvedere le società del gas. A stabilire ciò è il TAR Lombardia, che ha recentemente annullato una delibera dell’Autorità per l’energia e il gas che disponeva a carico delle società controlli anche in casa di chi avesse richiesto un intervento d’emergenza temendo fughe di gas. Una decisione grave che va a danno dei cittadini, sentenzia il CODACONS. L’associazione annuncia di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR Lombardia che ha come unico effetto la diminuzione della sicurezza dei cittadini.