Mentre si attende la decisione dell’Antitrust e dell’ Autorità per le comunicazioni sui costi di ricarica delle schede telefoniche prepagate, il Codacons lancia la sua offensiva a tutela degli utenti.
Una denuncia a 102 Procure della Repubblica contro i gestori della telefonia mobile, con la quale si invita la magistratura di tutta Italia ad accertare l’eventuale fattispecie di aggiotaggio nei confronti delle compagnie telefoniche.
Per il Codacons infatti il costo di ricarica cui è costretto l’utente, balzello criticato anche dalle due Autorità, potrebbe rappresentare una manovra distorsiva diretta a tenere elevati i prezzi, e quindi sanzionabile. Ma l’iniziativa dell’associazione non finisce qui.
Il Codacons ha infatti intenzione di avviare una serie di cause per conto di utenti che vogliono farsi restituire i soldi spesi per ricaricare il credito del proprio telefonino.
?In un anno i consumatori hanno speso quasi 2 miliardi di euro per tale inutile balzello ? spiega il Presidente Carlo Rienzi ? soldi che devono rientrare nelle tasche degli utenti. Per questo invitiamo tutti i cittadini a conservare le ricariche o le ricevute di avvenuta ricarica, così da poter avviare azioni di massa dinanzi ai giudici di pace contro i gestori telefonici, chiedendo non solo la restituzione di quanto pagato, ma anche gli interessi maturati su tali costi?.
?E se l’Antitrust e l’AGCOM non prenderanno seri provvedimenti per cancellare i costi di ricarica ? conclude Rienzi ? siamo pronti a citare in giudizio i presidenti delle due autorità?.