La corte del Lussemburgo ha stabilito, con una importantissima decisione, che il primato del diritto alla salute non può essere messo in discussione quando ci sia anche solo il sospetto di un rischio per l’uomo.
In particolare, nel 2000 il nostro Governo vietò l’importazione di alcuni alimenti che presentavano delle tracce di proteine transgeniche, dopo aver acquisito il parere di numerosi organismi scientifici. Le multinazionali produttrici di tali sementi impugnarono il provvedimento del Governo innanzi al Tar Lazio, asserendo anche violazioni delle norme comunitarie, motivo per il quale la Corte di Giustizia è stata interessata della questione.
Ieri l’importantissima decisione che ribadisce, per l’ennesima volta, la prevalenza del diritto fondamentale della salute e della sicurezza dei consumatori, preoccupandosi anche di contemperarlo con le esigenze dell’economia.
In questo momento, le associazioni dei consumatori sono in procinto di costituirsi, opponendosi alla Monsanto & Co., presso il TAR Lazio per ottenere il pieno rispetto della decisione comunitaria