Il Codacons precisa che la sentenza del Tribunale di Roma citata nel servizio di Striscia la notizia del 15 novembre scorso non è “proprietà” di nessuna associazione ma dei singoli medici che hanno agito in giudizio.
Essa è stata ottenuta grazie al lavoro svolto dal Codacons che negli anni 2000-2003 ha propagandato con il suo “OK Codacons” l’azione in favore dei medici specializzandi portata avanti da numerose associazioni, ed in particolare proprio quell’azione conclusa con la decisione del Tribunale di Roma. La sentenza in oggetto, dunque, è da considerarsi il frutto del duro lavoro degli avvocati che hanno assunto la difesa, ma prima ancora del duro lavoro di chi ha raccolto le adesioni dei medici. Tra questi c’e’ anche il Codacons. Ottenuta tale sentenza il Codacons, ritenendo che le richieste avanzate ai medici dalle varie associazioni di avvocati con scopo di lucro fossero eccessive, ha pensato bene di ritirare il suo “OK” a quelle organizzazioni, e di predisporre in proprio direttamente i ricorsi “low cost” per i medici in questione.
Quanto dichiarato dunque nella puntata del 15.11.08 di Striscia la notizia da un presidente di una associazione di avvocati, se pretendeva di escludere il Codacons dalla partecipazione e promozione di quella causa conclusa con quella sentenza, e’ da considerarsi non esatto.
Il Codacons onlus conferma comunque che sosterrà qualsiasi ente o associazione che voglia difendere i diritti dei medici sfruttati, purchè tale difesa non si trasformi, a sua volta, in uno sfruttamento commerciale di costoro con pretese abnormi di 800-1000 euro da ciascun medico solo per aderire al ricorso.