Le responsabile dell’Osservatorio sui Consumi Familiari del Codacons, Dott.ssa Gabriella Arcuri, insieme con i funzionari dell’ISTAT, hanno rifatto oggi i conti della spesa familiare prevista dopo gli aumenti annunciati oggi. Sconcertanti i risultati: FONTE ISTAT: 21,5 MILIONI DI FAMIGLIE NELL’ANNO 1999 HANNO SPESO, OGNI FAMIGLIA, 4.O43.OOO AL MESE DI CUI: 1) ABITAZIONE IL 22% = 896.000 X 12= 10.752.000 2) COMBUSTIBILE IL 4,8% = 194.000 X 12= 2.328.000 3) TRASPORTI IL 15,3% = 619.000 X 12 = 7.428.000 4) COMUNICAZIONI 2,2% = 89.000 x 12 = 1.068.000 TOTALE 21.576.000 X 21, 5 MILIONI FAM = 463.884.000.000.000 CON GLI AUMENTI 1) ABITAZIONE ( ACQUA +3% e RIFIUTI ) AUMENTO DI £.107.200 ANNUO SUL 25% DELLA SPESA COMPLESSIVA. (non è stata considerata la spesa di affitto, acquisto ecc.) 2) COMBUSTIBILE (GAS +10% E LUCE 8%) AUMENTO DI £. 209.520 3) TRASPORTI (TUTTI AUMENTO MEDIO 4,6%) AUMENTO TARATO £. 341.688 TO 4) COMUNICAZIONE (CANONE RAI + 2,6 % , LE TARIFFE TELEFONICHE SONO DIMINUITE) AUMENTO DI £. 27.000 AUMENTO TOTALE AD ANNO: £. 685.408 X 21,5 MILIONI DI FAMIGLIE = £. 14.736.272.000.000 SPESI IN PIU’ IN UN ANNO N. B. I calcoli sono da considerarsi approssimativi in quanto nelle voci 1-2-3-4 sono comprese poste e voci diverse di quelle che subiranno aumenti, come ad esempio, nella voce combustibili ed energia elettrica è compreso anche il carbone, legna da ardere ect. Nella voce trasporti sono compresi trasporto marittimo, aereo e ferroviario ma non l’acquisto dell’automobile. * * * Riemerge quindi la vecchia questione delle liberalizzazioni e della concorrenzialità: ?questo risultato è colpa essenzialmente dell’effetto petrolio che ha fatto volare le tariffe di luce e gas? osservano dal Tesoro che assolve quindi Enel e l’Authority per l’energia. Ma dal Codacons non sono d’accordo, chiedono invece che, a beneficio dei consumatori, venga fatto rispettare il principio di concorrenza obbligando l’Enel a vendere immediatamente le sue centrali evitando di spendere capitali formati con le tariffe monopolistiche a vantaggio di altre società private come Wind che agli utenti della luce non dà certo alcun beneficio. Infine dal Codacons chiedono che il Governo mantenga la promessa di restituire non una parte ma triplicare il bonus, perché a rimetterci non siano sempre e solo i consumatori.