Nel mondo mancano almeno 18 milioni di insegnanti per permettere ai 75 milioni di bambini in età scolastica 35 milioni dei quali in Africa e che non vanno a scuola di frequentare una classe entro il 2015. Lo ricorda l’Unesco in occasione della Giornata mondiale degli insegnanti che sarà celebrata oggi. L’istruzione elementare per tutti è uno degli otto obiettivi del Millennio fissati dall’Onu per il 2015. Questa proiezione pessimista non deve tuttavia oscurare scrive Le Monde il «gigantesco passo in avanti» fatto in questi ultimi anni: in meno di dieci anni la cifra di bambini che non vanno a scuola si è abbassata da 103 milioni a 75 milioni. In Africa il tasso di scolarizzazione è infatti salito negli ultimi anni dal 56 al 70%, in Asia del sud dal 75 all’86% e nei paesi arabi dal 78 all’84%. Intanto, è continuata la protesta dei consumatori contro le riforme della scuola progettate dal ministro Gelmini per evitare i tagli previsti ed il ritorno al maestro unico per le scuole elementari. «La scuola in Italia spiega Francesco Tanasi, segretario nazionale Codacons e promotore del movimento «Salvare la scuola italiana» riveste un ruolo fondamentale nell’educazione di bambini e ragazzi, quindi, una riforma che riduce il potere e le forze della scuola, non può che essere azzardata e pericolosa. Per questo motivo continua Tanasi uniamo le forze in una protesta complessiva per salvare la scuola da un declino inevitabile e per questo chiediamo l’intervento dei cittadini e dei parlamentari affinchè venga impedito che il decreto diventi legge. «Pertanto conclude – lanciamo un appello a tutti i parlamentari a non votare il decreto Gelmini».