LO DICE anche il presidente dell’Atm, Elio Catania: "Il guasto di oggi (ieri, ndr.) è il prezzo che la città e l’azienda pagano per 10 anni di mancati investimenti nell’ammodernamento delle infrastrutture. Ma ciascun dipendente di Atm oggi deve chiedere scusa ai clienti per il disservizio inaccettabile. Si conferma l’urgenza di proseguire nel piano di investimenti previsti". La frase di Catania richiama l’attenzione sul ruolo del personale. Nei successivi interventi, c’è chi mette l’accento proprio sulla necessità dell’aggiornamento. Che le infrastrutture abbiano bisogno di essere risistemate ed adeguate è d’accordo Nino Cortorillo, segretario regionale Filt-Cgil: "Quando c’è un incidente di questo tipo ? afferma ? le dinamiche non sono semplici. Tanti fattori concorrono: la vetustà dei materiali, l’assenza degli investimenti e anche la sovrautilizzazione dei mezzi pubblici, avvenuta con l’ecopass. Noi siamo contenti che la gente viaggi con noi, ma bisogna tenere d’occhio i limiti. Poi ci sono le infrastrutture. Se un evento che non è mai accaduto, comincia ripetersi, allora bisognerebbe fare un lavoro di indagine più accurata, per poi far sapere quali sono state le cause". Francesco Morisano (Rsu Cgil) aggiunge: "Come mai sulla linea 3 non succede quello che succede sulla 1 e la 2? È più nuova. C’è quindi bisogno di investire su infrastrutture e personale". DAL FRONTE politico, Pasquale Salvatore, capogruppo Udc in Comune, sottolinea: "Le priorità sono il rinnovo del parco veicoli e degli impianti di controllo, oltre al continuo aggiornamento professionale del personale per evitare spiacevoli situazioni come quella di oggi. Il piano industriale deve quindi, da subito, prevedere ingenti stanziamenti che vanno in questa direzione, soprattutto sulle vecchie linee 1 e 2 per dare agli utenti servizi sempre più efficienti e adeguati". Carlo Montalbetti (Lista Ferrante) chiede che in commissione Trasporti siano chiamati l’assessore, Edoardo Croci, ed Elia Catania: "per fare il punto della situazione", dicendo poi che il blocco della linea: "è un episodio che si somma ad altri importanti che hanno connessione con la manutenzione". DALLA REGIONE, il consigliere Verde, Carlo Monguzzi, commenta: "Purtroppo non è l’unico incidente. Poco tempo fa un analogo episodio si è registrato sulla linea 1. La 1 e la 2 hanno ormai rispettivamente 40 e più di 30 anni. Il management dell’Atm e l’amministratore delegato, Elio Catania, devono quindi dedicare maggiore attenzione e fondi alla manutenzione per assicurare un servizio efficiente e ineccepibile ai milanesi che rinunciano all’auto in favore dei mezzi". Drastico il Codacons, l’associazione di consumatori, che invita Milano a ritirarsi dall’Expo: "per evitare figuracce con gli altri cittadini europei" e chi ha subito perdite a ricorrere al giudice di Pace, chiedendo un risarcimento all’Atm. Secondo l’associazione, i danni ammonterebbero a 4 miliardi tra ritardi in ufficio, appuntamenti saltati, lavoro perso. E pensare che solo ieri l’Atm ha varato un nuovo servizio: l’invio di un messaggino che segnala i disservizi sulla linea rossa. Senza possibilità di risposta, ovviamente.