In occasione della partenza del nuovo programma di Rai2, Destinazione Sanremo, il Codacons aveva denunciato la trasmissione all’Autorità Antitrust. All’associazione infatti si erano rivolti alcuni discografici che sostenevano di essere stati messi fuori gara dal regolamento della trasmissione. Questi i fatti. Per ovviare alle esigenze televisive, infatti, la Rai ha pensato bene di anticipare i termini per l’iscrizione dei ragazzi alle selezioni del Festival di Sanremo al 2 settembre (anziché metà ottobre). Il breve lasso di tempo che trascorreva tra la diffusione del regolamento (fine luglio) e la scadenza del termine per la presentazione dei candidati alla selezione (2 settembre) ha escluso di fatto molte case discografiche, poiché non in grado di registrare e stampare il cd di cui necessitano i cantanti per avere accesso alle selezioni (art. 4 del regolamento).
Come trovare infatti ad agosto fabbriche aperte e professionisti disposti a realizzare i cd?
Tale situazione, sosteneva il Codacons nella sua denuncia, ha favorito le grandi case discografiche, che dispongono di propri stabilimenti per produrre i dischi, e ha penalizzato fortemente le piccole aziende e le major indipendenti, che non sono riuscite a stampare i cd in tempo debito.
Inoltre, continuava l’associazione, non si capisce perché l’art. 5 del regolamento delle selezioni del Festival stabilisca che le case discografiche indipendenti possano presentare un solo candidato alla gara, a differenza delle grandi major, che possono arrivare a 3 candidati.
L’art. 4 del regolamento poi, stabilendo la necessità, per i giovani cantanti, di avere un cd in commercio, discrimina coloro che, seppur dotati di talento e capacità artistiche, non sono appoggiati da case discografiche.
L’Autorità Antitrust, a seguito di questa denuncia, ha ora aperto un’indagine nei confronti di Destinazione Sanremo.