“Ci attende un settembre nero“. E`
questa la previsione del Codacons dopo i dati resi noti oggi
dall`Istat sull`inflazione di luglio al 4,1%, record dal giugno
del 1996. “Il fatto che anche rispetto a giugno, dopo la
stangata dei mesi scorsi, i prezzi siano ancora aumentati dello
0,5%, dimostra che la corsa dei prezzi è ben lungi dal
fermarsi“, ha dichiarato il presidente del Codacons, Carlo
Rienzi, che al Governo chiede “di bloccare le speculazioni, non
solo nel settore alimentare ma anche in quello dei trasporti,
aumentati del 7,1%“.
Tra le proposte avanzate dall`associazione dei consumatori
quella di inserire nel decreto legge sulla sicurezza la
possibilità di una sorta di “fallimento“ anche per le
famiglie eccessivamente indebitate per mutui e credito al
consumo, “come previsto per le aziende, in modo che si possano
pagare i debiti pro quota ai veri creditori, dilazionandoli nel
tempo“.
A rovinare le famiglie sono gli aumenti delle spese di tutti
i giorni, ossia le spese di quei beni a cui difficilmente si
può rinunciare, aumentati del 6,1%. “Sono queste le voci che
mandano in crisi le famiglie che vivono con meno di 1500 euro al
mese. Per questo – conclude il Codacons – è urgente
intervenire, prima della fine dell`estate, altrimenti ci sarÃ
un settembre nero che manderà definitivamente sul lastrico gli
italiani“.