Una vera e propria stangata si è abbattuta sui consumatori italiani ad ottobre e questa volta viene certificata anche dall’Istat, seppur attraverso percentuali sottostimate.
I dati sull’inflazione di ottobre diffusi oggi dall’istituto di statistica, vedono rincari del 10% per il pane, del 6,5% per la pasta, e poi ancora latte +5,3%, pollame +7,3% e frutta +5,4%. Se si considerano anche gli aumenti di agosto e settembre, solo per il settore alimentare ogni famiglia spenderà in più circa 400 euro annui ? affermano Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori ? Una situazione particolarmente critica se anche l’Istat (di cui è nota la tendenza a sottovalutare le variazioni al rialzo dei prezzi) ha registrato aumenti così elevati, e contro la quale il Governo deve intervenire immediatamente, attraverso un’attività di controllo a tappeto dei prezzi anche con nuovi strumenti concordati come ?sms consumatori?, agevolando le vendite dirette produttore-consumatore e avviando una intensa campagna di lotta alle speculazioni, unica spiegazione a rincari di tale portata che, se non verranno fermati, porteranno alla bancarotta migliaia di famiglie.