Un Audi “A4“ contro una piccola “Panda“. Un impatto frontale violentissimo. Un bUlgaro che stava andando al lavoro è morto ieri mattina verso le otto in un incidente stradale avvenuto sulla Portuense al di là del Raccordo Anulare. Lo scontro ha coinvolto anche un altro veicolo e ci sono stati in tutto tre feriti di cui due gravi. La vittima, Ivan Asstenov, operaio, era a bordo della utilitaria guidata da un connazionale. È deceduto sul colpo dopo aver battuto violentemente la testa e il torace contro il cofano dell`autovettura rientrato verso l`abitacolo. L`incidente si è verificato oltre il Gra andando fuori Roma in una zona di campagna. Il posto non è lontano dal casolare dove una settimana e mezzo fa due cicloturisti olandesi sono stati assaliti da due pastori romeni. La strada in quel tratto è stretta, è delimitata dagli alberi e di fatto non ci sono vie di fuga. L`Audi “A4“, guidata da un Macedone, Sail N., stando ai rilievi dei vigili urbani del XV Gruppo, ha invaso la carreggiata opposta ed è finita contro la “Panda“. Nella carambola è finita anche una “Golf“ guidata da un italiano. I feriti più gravi, sono il macedone, e il bulgaro, Omar A. A., che guidava la piccola Fiat. L`incidente ha rinfocolato le polemiche, mai finite, sulla pericolosità del tratto extraurbano della Portuense. “Ancora una volta dice Carlo Rienzi, presidente del Codacons, l`associazione che tutela gli interessi dei consumatori la Portuense diventa teatro di morte, nell`indifferenza totale delle istituzioni locali“. “Sul tratto di strada dove si è verificato l`incidente odierno continua il Codacons le automobili sfrecciano a velocità elevatissime e i controlli da parte delle forze dell`ordine sono del tutto insufficienti. Basterebbe installare autovelox e incrementare la presenza di pattuglie dei vigili urbani per limitare il numero di incidenti“. “Chiediamo quindi alla magistratura – conclude il presidente del Codacons – di accertare anche eventuali omissioni da parte dei soggetti che hanno il compito di garantire la sicurezza stradale sulla via Portuense, e di predisporre tutte le misure atte a ridurre il numero di morti sull`arteria, divenuta oramai una delle più pericolose d`Italia“. Nell`ultimo anno in realtà non si erano registrati altri gravi incidenti nel punto teatro della tragedia di ieri. “È però vero dice uno dei vigili urbani del XV Gruppo che la Portuense in quel tratto è a due sole corsie, è stretta, piena di curve anche in discesa e non c`è nulla che separi una carreggiata dall`altra. Un autovelox in questo caso servirebbe a poco, perché non si tratta di una strada come la Colombo, dritta e lunga, dove la gente corre all`impazzata. Piuttosto occorrerebbero lavori di ampliamento e la magari la separazione delle due corsie“.