L’inchiesta sulla sanità in Abruzzo, al di là delle responsabilità personali che saranno appurate, evidenzia uno spreco di denaro pubblico per milioni di euro. Solo per le tangenti si parla di 15 milioni, senza contare il danno complessivo al sistema sanitario. Per questo il Codacons lancia lo sciopero del ticket in Abruzzo. "E’ intollerabile che dei malati siano costretti a dare un contributo per le spese mediche mentre altri speculano sul sistema sanitario e nuotano nell’oro" ha dichiarato Carlo Rienzi, Presidente Codacons. L’associazione invita i cittadini abruzzesi a mettere in atto lo “sciopero del ticket”, rifiutandosi di pagare il ticket in farmacia. Il farmacista è comunque tenuto a dare il farmaco, altrimenti potrebbe essere denunciato per interruzione di pubblico servizio. Il Codacons annuncia anche l’intenzione di costituirsi parte civile nel procedimento penale e prepara una class action contro le ASL e la Regione per risarcire i cittadini di quanto hanno indirettamente subito a causa di un sistema sanitario inefficiente e dilapidatore. I cittadini abruzzesi possono inoltre rivolgersi al Codacons per chiedere indietro i ticket pagati negli ultimi 5 anni.