L’omessa vigilanza di Consob e Ministero delle Finanze sono costate alle due istituzioni 12,2 miliardi di vecchie lire. La Corte d’Appello di Milano, infatti, abbracciando le tesi dell’Intesa dei consumatori, ha riconosciuto l’omessa vigilanza e le violazioni commesse da Consob e Ministero, ai danni di 898 risparmiatori.
La sentenza della Corte apre le porte a migliaia di risparmiatori che, a causa di investimenti spregiudicati appioppati da banche e promotori finanziari, hanno perso parecchi soldi. Dallo scandalo Bipop, oggi banca Fineco, i cui massimi dirigenti, su denuncia di Adusbef sono stati incriminati per una gestione allegra del credito e del risparmio dalla Procura di Brescia, alla questione dei bond argentini, appioppati a 450.000 risparmiatori senza informarli compiutamente sulla rischiosità dell`investimento; alla questione My Way e For You, prodotti finanziari spacciati per piano di risparmio mentre erano piani di indebitamento pluridecennali con iscrizione alla centrale rischi di Bankitalia, emessi dalla banca 121 ed ereditati dal MPS; al clamoroso scandalo dei bond Cirio, dove alcune banche, per rientrare dei crediti allegri concessi ad un finanziere d`assalto, hanno scaricato i loro affidamenti pari a 1,125 miliardi di euro sulle spalle di 35.000 risparmiatori; fino alle ultime istruzioni di vigilanza della Banca d `Italia, le quali, in cambio di una presunta trasparenza, hanno imposto un vero e proprio pizzo sulla modulistica pre-contrattuale a carico della generalità dei correntisti.
Sulla scia di questa sentenza si scatena l’Intesa dei consumatori, che invita tutti i risparmiatori che abbiano avuto perdite a causa di titoli ?bidone? a rivolgersi all’associazione per intentare cause simili e riavere indietro i soldi perduti.