Abbiamo ricevuto, in questi pochi giorni di pioggia, decine di telefonate che lamentavano lo stesso disagio: LA PENSILINA DI ATTESA DEI BUS A PIAZZA DELLA CONCORDIA… FA ACQUA DA TUTTE LA PARTI.
Come è normale comportamento del CODACONS, siamo andati a controllare ed abbiamo potuto constatare che è davvero impossibile attendere un bus sotto quelle pensiline senza ombrello e che la definizione del vocabolario della lingua italiana “Zingarelli” alla voce “PENSILINA” deve essere corretta. Infatti recita testualmente: “struttura sporgente da un edificio oppure isolata e poggiante su colonne, costruita per riparare dalla pioggia persone o cosa”.
Ebbene, due possibilità allora abbiamo: o cambiamo la definizione del vocabolario o chiediamo all’ufficio manutenzioni del Comune di intervenire per risolvere l’incresciosa situazione che mette in difficoltà decine di persone.
“La cosa è inaccettabile – dichiara la studentessa universitaria Rachele Mele di Polla, intervistata proprio alla suddetta fermata – soprattutto perché, come sempre capita nella nostra società, il problema ricade su persone che viaggiano in autobus e che quindi non godendo di altri mezzi di trasporto, subiscono ulteriori disagi senza che ci si preoccupi di loro. Infatti spesso si vedono donne, anziani, ragazzi universitari e non, che non riescono a proteggersi in alcun modo, carichi come sono di sacchetti della spesa, libri, zaini, senza parlare dei turisti carichi come sono di bagagli”.
Il CODACONS, però, come è sua consuetudine, non si è fermato alla pensilina di Piazza della Concordia, ma ne ha controllato molte altre ed i risultati sono stati abbastanza deludenti. Quasi tutte denotano uno stato di abbandono e fanno acqua da tutte le parti oltre che da quelle aperte nella propria struttura, nella parte superiore sui tre lati delle pareti.
Chiediamo l’intervento dell’ufficio manutenzioni perché le pensiline salernitane recuperino il ruolo che lo “Zingarelli” gli attribuisce.
Pres. Codacons Campania
Prof. Enrico Marchetti