A meno di un mese dalla sua introduzione la riforma delle medicine generiche è già in alto mare: farmaci già esauriti e mai più riforniti, medicine pubblicizzate ma mai prodotte ecc..
Su tutto ciò il duplice sospetto che da una parte il Ministero della Salute abbia preparato nel peggiore dei modi l’introduzione di una riforma auspicata da almeno un decennio e dall’altra che qualcuno miri ad affossare la riforma per interessi economici.
Così il Codacons – dopo aver provveduto nei giorni scorsi a presentare un esposto alla Corte dei Conti per sperpero di denaro pubblico con riguardo alla campagna pubblicitaria della riforma – ha deciso di interessare la magistratura e l’ Autorità per la concorrenza ed il mercato inviando due esposti.
Da un’intervista a Davide Businelli, presidente dell’Assogenerici, pubblicata da ?La Repubblica? del 9.10.01 si è appreso, infatti, che molti dei medicinali generici oggetto della campagna pubblicitaria in realtà sono stati registrati, ma mai prodotti! Ma non basta.
Sullo stesso numero del quotidiano è apparsa un’intervista di Vincenzo De Vito, presidente dei ?Liberi farmacisti?, che ipotizza l’intervento della ?Lobby dei farmacisti che tengono a difendere i loro interessi contro tutto e tutti?.
Nella stessa intervista si ipotizza una scarsa predisposizione dei medici a prescrivere farmaci generici per ?mancanza di aggiornamento, scarso rapporto con in pazienti e stretto rapporto con gli informatori scientifici?.
?L’esposto alla procura della Repubblica e la segnalazione all’Antitrust? spiegano dal Codacons ?sono un atto doveroso: le voci che circolano ed i dati riferiti da tutti i giornali sono un campanello d’allarme da non sottovalutare poiché questa riforma mette in pericolo fette di mercato da tempo acquisite dalle grandi case produttrici e grossi interessi economici e per tali motivi non sarebbero certo sorprendenti manovre per il suo affossamento: ma ciò nell’interesse del SSN non dovrà accadere!?