Il Consorzio Velia Bacino Alento lo scorso 31 luglio ha presentato al Parco del Cilento il Progetto denominato “Interconnessione degli Schemi Idrici” che prevede la realizzazione di un’opera faraonica nell’Alto Calore.
Infatti in località “Molino Calore” sita in Magliano Vetere il Consorzio vorrebbe deviare le acque del Fiume Calore e costruire due gallerie, una drenante sommersa nel sistema fluviale e l’altra lunga ben 2.500 metri che consentirebbe di scaricare le acque captate direttamente nel bacino dell’Alento per poi successivamente trasferirle verso il sistema irriguo del Consorzio di Bonifica di Paestum.
“E’ la cronaca di uno scempio annunciato!”, esordisce l’avvocato Pierluigi Morena dell’Ufficio legale del Codacons Campania.
“Abbiamo appena avuto accesso alle relazioni e alle cartografie del Progetto” continua l’avvocato Morena, “proprio all’imbocco delle rinomate Gole del Calore verrebbe creata un’opera invasiva e artificiale che genererebbe solo lo squilibrio di un eco-sistema delicatissimo. Un Progetto di dubbia utilità ma di sicuro devastante impatto ambientale, oltre che economico-sociale per le comunità locali della Valle del Calore. L’ufficio legale del Codacons ha notificato un atto al Parco diffidandolo dal concedere autorizzazioni di sorta visti i vincoli operanti nell’area. Il Fiume Calore rientra nella “zona 1” di protezione ed è Sito d’interesse comunitario”.
“Inoltre”, continua il legale, “le Misure di Salvaguardia del Parco non consentirebbero alterazioni degli equilibri ecologici e idraulici e in verità appare singolare il silenzio del Parco che a due mesi dalla presentazione del Progetto ancora non si è espresso in senso negativo”.
“E’ quantomeno bizzarro”, conclude il Professore Marchetti, Presidente del Codacons Campania, “che si proponga un piano di impatto che sfregia il territorio in ragione di una presunta lotta alla tropicalizzazione del clima nel Sud Italia senza che il progetto precisi quali studi scientifici sorreggono tale allarme”.
L’Associazione per la tutela ambientale ha lanciato la campagna “Salviamo il Calore” che sta già raccogliendo adesioni via e.mail.
Il Codacons ha inoltre presentato istanza di accesso al Consorzio Velia per sapere quanto è costato alla collettività l’elaborazione di un progetto tanto invasivo.
Presidente Codacons Campania
Prof. Enrico Marchetti
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