Se da una parte la Fiat esulta per lo scioglimento del contratto con GM, dall’altra la casa automobilista raccoglie oggi le critiche del Codacons e una denuncia per uno spot radiofonico che offende i diritti umani e la dignità dei consumatori.
Si tratta di uno spot passato da numerose radio nazionali, da molti consumatori giudicato omofonico, e che recita più o meno così: ?Ambarapà ciccì coccò, tre civette sul comò, che facevano l`amore con la figlia del dottore? che è una ?ricchiona? e mi fa schifo ? gente, vanno con lei solo perché possono guidare l`ultima Fiat?.
Evidente come tale frase offenda la dignità dei cittadini omosessuali e non rispetti i diritti umani, ragion per cui il Codacons si è rivolto alla Procura della Repubblica di Roma e al Giurì di Autodisciplina pubblicitaria contro lo spot radiofonico della Fiat.
Farebbe bene la Fiat ? sostiene il Codacons ? ad impegnarsi a cercare il consenso dei consumatori, soddisfacendo i bisogni della clientela, anziché allontanarli con controverse campagne pubblicitarie anche perché ? prosegue l’associazione ? dai tempi della Uno dalla fabbrica di Torino non esce un modello in grado di conquistare davvero i consumatori e tenere testa alla concorrenza straniera.
Per quanto riguarda invece il divorzio tra Fiat e Gm, il Codacons frena gli entusiasmi e critica fortemente l’accordo raggiunto: se i due contendenti fossero andati in giudizio afferma l’associazione – la Fiat avrebbe ottenuto molti più soldi di quanti gli americani ne hanno sborsato.