ARGENTA. Non cita il Codacons e tanto meno il Carspac2. Il Carspac1, quello che ha come portavoce Valerio Cellini, con una nota replica al durissimo attacco fatto nei giorni scorsi da Bruno Barbieri, vicepresidente nazionale dell’associazione dei consumatori, che accusava il Carspac1 di fare solo confusione. "I protagonisti del Carspac1 – si legge nella nota inviata da Cellini – hanno avuto e hanno tuttora la convinzione che l’informazione è il sale della democrazia; l’hanno cercata e l’hanno promossa. Confusione e, soprattutto, incertezza sono state presenti in maniera diffusa e sono il frutto di forzature, di ambiguità e perciò di scarsa informazione, prodotti da altri, e soprattutto sono il frutto della difficoltà di scelta per la delicata posta in gioco. Comunque scelte sono state fatte e, anche se per qualcuno sono deludenti, vanno rispettate. Sicuramente sono il frutto di sofferte valutazioni compiute". Rintuzzato l’attacco, Cellini chiarisce che "la scelta del Carspac1 è semplice e trasparente, a proposito del rientro dei risparmi nei confronti di Legacoop e di Unipol Banca. Si è evitata nei 5 anni trascorsi – prosegue la nota – e si evita ora la via legale, perché non convinti della sua bontà e perché sconsigliata a più riprese da vari esperti consultati e per le solite ragioni: i tempi lunghi di eventuali processi, l’incertezza sul risultato finale e l’anzianità, e quindi lo scetticismo, della stragrande maggioranza dei risparmiatori truffati. Si è scelto il certo all’incerto con la strada del confronto/scontro sul piano politico, sociale e morale. Se avessimo scelto la strada legale sin dall’inizio – contrattacca e ricorda Cellini – non avremmo incassato nulla e avremmo una situazione più drammatica. Con la solidarietà cooperativa ci è stato erogato alla data del 2 luglio il 32,375 per cento, che è una cifra lontana da quella soluzione dignitosa promessa. Ora chi ha inviato la raccomandata per interrompere i tempi della prescrizione e chi si costituirà parte civile nei confronti di Legacoop, rimarrà fermo al 32,375 per cento. Per chi, invece, non ha mandato la famosa raccomandata e non si costituisce parte civile, sempre nei confronti di Legacoop, è continuata e continuerà la solidarietà cooperativa, che entro la primavera del 2009 raggiungerà il 46,25 per cento. L’obiettivo del Carpac1, per il quale produrrà iniziative varie sarà il "terzo tempo". Inviare la raccomandata e/o costituirsi parte civile nei confronti di Legacoop e di Unipol Banca – chiarisce il portavoce – è una scelta, date le condizioni esistenti, non è l’esercizio di un diritto. Insomma, c’è chi ritiene più conveniente la solidarietà cooperativa (Carspac1, ndr), chi invece ha imboccato la via legale (Carspac2, ndr), perché pensa più vantaggiosa; auspichiamo il rispetto per entrambe le posizioni. Relativamente alla costituzione di parte civile, nel Carspac1 – ricorda il portavoce – c’è l’orientamento che si potrebbe farla nei confronti della "banda dei quattro" per ragioni di giustizia e nei confronti dei tre rappresentanti delle società di certificazione dei bilanci, perché forse, se condannati, potrebbero essere in grado di risarcire i danneggiati. Il coordinamento del Carspac1 – conclude la nota – ha rapporti con uno studio legale di Bologna e potrà favorire l’incontro con chi intendesse costituirsi parte civile. La scelta è dei singoli, che poi si auto-organizzeranno per quanto ci sarà da fare. Il Carspac1 continuerà a mantenere la propria autonomia".