Dai rincari, di questi tempi, non si salva praticamente nulla. Fatta eccezione per i medicinali e gli apparecchi telefonici, i prezzi di beni e servizi schizzano alle stelle. E i più colpiti sono sempre quelli che finiscono quotidianamente nella spesa consumatore, ovvero i prodotti alimentari e i carburanti, con conseguenti ripercussioni sulla spesa per la casa e per i trasporti. E i rincari accompagnano le famiglie anche in vacanza, dove si spende sempre di più per un posto sotto l`ombrellone o in campeggio. Questo fotografano i dati dell`Istat, che oggi ha fornito la stima preliminare sull`inflazione, salita a giugno ai massimi da 12 anni, al +3,8%, dal +3,6% di maggio, ritornando così agli stessi livelli del luglio 1996. A spingere l`inflazione a livelli record sono sempre i rincari degli alimentari e dei carburanti, con aumenti record soprattutto per la pasta (+22,4%) e il gasolio (+31,2%). Pane e cereali costano complessivamente l`11,6% in più rispetto allo scorso anno; solo il pane è aumentato in un anno del +13% (anche se in leggero rallentamento da maggio). Il latte, che non é aumentato tra maggio e giugno, è comunque più caro dell`11,1% rispetto a un anno fa. Rialzi anche per frutta (+7,6%) e ortaggi (+3,2%), e per la carne (+4,1%), soprattutto quella bovina. I carburanti schizzano alle stelle, anche da un mese all`altro: il diesel è aumentato del 5,5% da maggio, la benzina del 4,7%, mettendo a segno un rialzo del 12,6% in un anno. I rincari nell`energia si ripercuotono sulle spese per la casa (+7,2% le spese per abitazione, acqua, elettricità e combustibili) e per i trasporti (+6,9%), in particolare quelli aerei (+13,4%). E il portafogli delle famiglie si svuota anche nei luoghi di villeggiatura, con aumenti per stabilimenti balneari (+9%) e camping (+6,2%). Calano solo medicinali e apparecchi telefonici. Gli aumenti, secondo il Codacons, avranno ripercussioni sui consumi delle famiglie: i rincari degli ultimi 6 mesi – stimano i consumatori – determineranno a fine 2008 una maxi-stangata di circa 1.500 euro a famiglia. Adusbef e Federconsumatori, che giudicano il dato, seppur “sottostimato“, “estremamente preoccupante“, valutano che i rincari nel settore energetico e alimentare comporteranno aumenti di oltre 1.800 euro l`anno, portando così il tasso di inflazione al 6,1%. E con il caro-prezzi calano, intanto i consumi sulle tavole, con riduzioni record nei primi tre mesi dell`anno per pane (-5,5%) e pasta (-2,5%). Nel primo semestre, secondo la Confederazione italiana agricoltori, c`é da aspettarsi una flessione negli acquisti domestici di circa il 2%.