Alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno caratterizzato il Giro d’Italia di ciclismo, con l’arresto di un corridore e le confessioni sul doping, e dopo gli eventi similari dello scorso anno, il CODACONS chiede ufficialmente al Procuratore della Repubblica di Torino, Raffaele Guariniello, di porre sotto sequestro il Giro d’Italia e bloccare la prosecuzione della gara.
La manifestazione, sostiene il CODACONS, è diventata oramai diseducativa per tutti ma soprattutto per quei giovani che intendono avvicinarsi al ciclismo. La causa di tutto, ovviamente, è il doping e l’uso che i corridori fanno di sostanze vietate dai regolamenti. Non solo. Le troppe violazioni delle norme a tutela della salute e le notizie che trapelano fanno del Giro d’Italia una vera e propria vergogna per il nostro paese, infangando l’onore dell’Italia.
Il CODACONS chiede inoltre a Guariniello di valutare l’opportunità di indagare per associazione a delinquere tutte le squadre coinvolte.