E’ davvero vantaggiosa l’offerta di Trenitalia di vendere nei supermercati un biglietto, senza limiti di percorrenza e da usare entro 24 ore, a 19 euro?? Per Intesaconsumatori la risposta è no, specie se non si confrontano le varie offerte.
L’utente medio delle Ferrovie infatti, ad esclusione dei pendolari, difficilmente utilizza un treno più di una volta nell’arco di 24 ore. Questo significa che, per chi utilizza il treno una sola volta al giorno e per tratte brevi o medie, le tariffe standard correnti risultano spesso più convenienti rispetto alla promozione nei supermercati.
Quindi attenzione a confrontare sempre le offerte e ad assicurarsi che il biglietto acquistato con i soliti metodi (biglietteria, internet, ecc) non sia più vantaggioso di quello a prezzo fisso.
Il vantaggio dell’offerta a 19 euro infatti potrebbe esserci solo per le tratte lunghe che però, osserva Intesaconsumatori, godono già di promozioni come i low cost a 9 e 15 euro.
Intesaconsumatori punta poi il dito contro i cosiddetti INTERCITY PLUS.
Sembrerebbe infatti (da quanto si apprende da varie fonti, primi fra tutti i consumatori che hanno segnalato il caso all’Intesa) che dal prossimo 12 ottobre, i possessori di biglietto per treni Intercity o treni di categoria inferiore (oltre a viaggiare in compagnia delle zecche?) dovranno pagare il prezzo della prenotazione, più 8 euro di multa (!!!), qualora dovessero utilizzare senza prenotazione un convoglio Intercity Plus.
Intesaconsumatori al riguardo fa notare che:
ADOC, ADUSBEF, CODACONS e FEDERCONSUMATORI chiedono quindi al Ministro delle Infrastrutture di intervenire impedendo a Trenitalia di porre in essere tale pratica a danno dei passeggeri.