II C’è di tutto nelle scuole italiane, infiltrazioni d’acqua, intonaci che cadono, caldaie che non funzionano: e come accade sempre dopo ogni tragedia, la morte dello studente a Rivoli ha fatto aumentare le segnalazioni in tutta Italia. Con una situazione che da tempo veniva segnalata come urgente, come confermano i vigili del fuoco: su circa diecimila edifici scolastici esaminati, il 60% non ha il certificato di idoneità statica e addirittura il 75% non ha quello per la prevenzione incendi, cioè non ha i requisiti previsti dalla legge. Ecco una mappa delle ultime segnalazioni di pericoli e disservizi. In Friuli, in buona parte degli edifici i lavori sono stati fatti, ma manca l’agibilità per il 51% delle scuola, mentre in Veneto una scuola su due ha più di 35 anni. Dopo il crollo di Rivoli in quasi tutte le province lombarde sono stati avviati checkup e controlli. Secondo il Codacons il 70% degli edifici non avrebbe il certificato di agibilità statica e le scale di sicurezza, l’81% quello di prevenzione incendi, il 10% l’agibilità igienicosanitaria, il 58% gli impianti elettrici a norma e il 55% le porte antipanico. A Bergamo lezioni sospese per alcune ore al linguistico Falcone dove per il malfunzionamento della caldaia, che si trascinava da alcuni giorni, il freddo ha raggiunto un livello insopportabile, con dieci gradi nelle classi. A Grosseto un controsoffitto di un’aula dell’istituto agrario, è stata rimossa per una infiltrazione d’acqua dovuta a lavori sul tetto. Il piano è stato liberato per completare le operazioni di controllo. A Napoli i vigili del fuoco sono intervenuti per compiere una serie di verifiche in diverse scuole e provincia per accertare la staticità degli edifici. Nel capoluogo inagibile la scuola elementare del 67/mo circolo. Nella scuola materna statale «Picione» di Cercola, pezzi di intonaco sono caduti in un’aula senza provocare feriti. Ma dal punto di vista della edilizia scolastica è una «regione d’avanguardia», secondo il direttore scolastico regionale Alberto Bottino che ha annunciato un investimento dell’assessorato all’Istruzione da 300 milioni di euro. Tra le sette scuole meno sicure d’Italia, secondo il rapporto di Cittadinanzattiva relativo al 2007 tre si trovano a Lamezia Terme. Oltre alla scuola dell’infanzia «Giacomo Leopardi», che ha ottenuto la maglia nera con 28 punti su 100, al penultimo posto della graduatoria c’è anche la scuola dell’infanzia di Bucolia (32) preceduta di poche posizioni dall’istituto comprensivo di Via delle Rose (47). Venendo alla Sardegna, due scuole chiuse a Sassari per infiltrazioni d’acqua dal soffitto. Tutto questo mentre a pochi chilometri dal Darwin di Rivoli, l’ istituto Avogadro di Torino, ha ottenuto, primo in Europa, la certificazione mondiale Ohsas 18001 grazie al sistema di prevenzione dei rischi.