Riflettori puntati sul Tar del Veneto. La palla passa di nuovo ai giudici veneziani che sono chiamati ad esprimersi, questa volta nel merito, sul ricorso anti Dal Molin del Codacons e dei comitati che si oppongono al raddoppio della base americana. Non solo. Il tribunale amministrativo regionale dovrà anche pronunciarsi sull’ultimo faldone del ricorso presentato dai comitati, da Legambiente e da Più Democrazia. A pochi giorni dalla consultazione fai da te sul Dal Molin, dunque, l’attenzione si sposta ancora una volta sul Tar del Veneto e sull’udienza fissata per oggi. Un appuntamento, questo, che potrebbe rimescolare di nuovo le carte in tavola dopo il no all’ampliamento dei giudici veneziani arrivato a giugno ed il successivo ribaltamento del Consiglio di Stato. E anche il Comune è pronto a giocare le sue carte: «In occasione dell’appuntamento con il Tar spiega l’assessore all’ambiente Antonio Dalla Pozza abbiamo predisposto una nostra memoria difensiva che punta, soprattutto, a dimostrare i rischi ambientali legati alla costruzione dell’insediamento americano». La speranza, quindi, è che il tribunale amministrativo «non si discosti dalla linea che ha sostenuto quando ha emesso la sospensiva dei lavori». E se, aggiunge l’assessore, il Tar «decidesse di ribadire anche nel merito la sua decisione e di confermare che gli atti di assenso dati sino ad ora dalle autorità governative sono illegittimi, il progetto della base verrebbe nuovamente bloccato». Così fosse, è facile immaginare, un nuovo ricorso dell’Avvocatura dello Stato davanti al Consiglio di Stato per chiedere anche al massimo organo della giustizia amministrativa di entrare nel merito. Il valzer dei ricorsi, insomma, non pare destinato ad esaurirsi e «se sarà necessario annuncia Dalla Pozza poteremo la questione sino davanti alla Corte di giustizia europea». Venerdì intanto il sindaco Achille Variati inizierà le consultazioni con i gruppi consiliari per decidere, alla luce dei 24.000 vicentini che domenica hanno raggiunto i gazebo per dire la loro sul Dal Molin, i prossimi passi dell’amministrazione. Dalla Pozza, che tra l’altro nei giorni scorsi si è dimesso da segretario cittadino del Partito Democratico viste le difficoltà nel conciliare questo suo ruolo con l’impegno di assessore, non si sbilancia ancora e si limita a dire che «ne stiamo parlando». Su questo, ieri, è intervenuta anche la parlamentare del Pd Daniela Sbrollini: «Variati è stato coerente con il suo impegno elettorale e la città, pur non nella forma che avremmo voluto, ha avuto modo di esprimersi. Adesso ritengo si debba guardare avanti e lavorare perché Vicenza abbia le compensazioni promesse: non possiamo perdere questa partita ed è importante l’impegno di tutti perché questo progetto, che noi non condividiamo, sia il meno impattante possibile».