In attesa della decisione del consiglio comunale sull`eventuale consultazione dei cittadini rispetto alla realizzazione a Vicenza della nuova base militare statunitense, i Partiti della Sinistra vicentina hanno depositato giovedì scorso in Segreteria generale dell`amministrazione locale un`istanza di sospensione ai lavori nell`area Dal Molin. Un`ulteriore iniziativa che va a sommarsi alla sospensiva del Tar che verrà presa in considerazione dal Consiglio di Stato il 29 luglio prossimo. Il CDS si era riunito nei giorni scorsi per valutare la presa di posizione del Tar del Veneto (che su sollecitazione del Codacons si è espresso per una sospensiva dei lavori), ma il Comune di Vicenza si è costituito in giudizio e ha chiesto il rinvio. Per la città di Vicenza – ha sottolineato un portavoce del Sindaco Variati – è una prima piccola, ma importante vittoria dal momento che il ricorso, presentato al Consiglio di Stato dall`Avvocatura di Stato, chiedeva un giudizio immediato. Intanto sindaco di Vicenza, Achille Variati, ha commentato con soddisfazione la decisione del Consiglio di Stato che ha rinviato la discussione sulla vicenda dell`ampliamento della base Usa. “E` una prima, parziale ma importante, vittoria della nostra città – dichiara Variati – contro l`incomprensibile e atipica fretta con cui lo Stato pretendeva di chiudere a tempo di record un caso delicato e complesso“. Sul rinvio dei lavori o su un eventuale blocco il Ministro della difesa Ignazio la Russa ha inviato in settimana una lettera al Sindaco di Vicenza in cui scrive che non vi sarà alcun rinvio dei lavori per la realizzazione della nuova base Usa all`aeroporto Dal Molin. Secondo La Russa, il governo non appoggerà la consultazione popolare sul Dal Molin, né fermerà i lavori, in quanto la comunità vicentina si sarebbe già espressa a favore della base attraverso l`ordine del giorno comunale del 26 ottobre 2006. Pronta la replica di Variati. “Per quanto ci riguarda, proseguiamo sulla strada che avevo già tracciato – prosegue il sindaco -: a inizio ottobre faremo una consultazione popolare per capire l`orientamento della città . A differenza di quello che sostiene il ministro La Russa, la nostra consultazione non sarà affatto su materia sottratta, perché non si occuperà di politica estera o di difesa. Il quesito sarà di natura patrimoniale: chiederemo cioè ai cittadini se vogliono o meno che per un`area strategica come quella del Dal Molin, compreso l`aeroporto civile che verrebbe di fatto distrutto dal progetto, il Comune di Vicenza avvii l`iter di acquisizione, previa sdemanializzazione, per destinarla a usi collettivi“. Variati conclude con un appello al dialogo: “Se si dialoga, è possibile trovare soluzioni alternative che possano risultare accettabili per il Governo e per l`Autorità americana e di molto minore impatto ambientale e urbanistico per Vicenza“.