Consumi e crisi economica. Le stime dei vari istituti di ricerca e delle differenzti associazioni di categoria indicano una sola previsione: un crollo degli acquisti per Natale. Ma si va anche oltre: la congiuntura difficile sta abbattendo i consumi nel Belpaese (totale -1% nel 2008) e un italiano su tre conta di chiudere il Natale in rosso. Queste indiciazioni sono solo le ultime diffuse e sono emerse dall’Osservatorio annuale realizzato da Findomestic Banca, da cui emerge che una persona su tre conta di «sborsare per le festività natalizie più di quanto avrà guadagnato nel mese di dicembre». In particolare, ha spiegato il direttore dell’Osservatorio, Stefano Martini, «la spesa media per i regali quest’anno subirà una contrazione del 61% rispetto all’anno scorso». Al tempo stesso il 45% degli intervistati trascorrerà un Natale più austero e solo il 12% ritiene che non riuscirà a resistere alla magia degli acquisti natalizi. Il 42% pensa infatti di aspettare i saldi. Quanto alla spesa media, l’Osservatorio stima per le compere natalizie 190 euro, contro i 490 euro dello scorso anno. Più nel dettaglio le persone disposte a non spendere per regali sono passate dal 5% dello scorso anno al 13% attuale, mentre quelli che contano di spendere fino a 100 euro sono aumentate dal 13% dell’anno scorso all’attuale 21%. Il tutto a discapito di chi prima spendeva fino a 500 euro, la cui percentuale è scesa dal 27 al 12%. Controcorrente invece chi spenderà fino a 300 euro, in aumento dal 34 al 49%. Quanto al tipo di regali, per le persone che devono comprarlo, l’abbigliamento e gli accessori restano in vetta alla classifica dei beni più pensati. Intanto, però, arriva un nuovo allarme arriva. Gli italiani, infatti, visti i portafogli mezzi vuoti, sceglieranno la via dell’austerity a Natale. Ma non per cenone e pranzo di Natale: meglio risparmiare su regali (si compreranno cose utili) e addobbi (i prezzi sono lievitati) per l’albero e la casa. Il dato emerge dai numeri forniti dalle associazioni dei consumatori che, proprio in queste ore, stanno sfornando cifre e previsioni sui consumi durante le festività. Il Codacons vede nero: parla di spese in «picchiata» e di una spesa massima pro-capite di «200 euro». Per il presidente Carlo Rienzi «i cittadini ridimensioneranno fortemente il budget da dedicare alle spese di Natale». Nel mirino addobbi, regali, ma anche alimentare. La Coldiretti segnala, invece, che a tenere saranno proprio le cibarie (+1,8% di aumenti della spesa in termini monetari) e ipotizza alcuni conti: le 23 milioni di famiglie italiane spenderanno 2,7 miliardi di euro per cenoni e pranzi. Ma siccome i prezzi dei prodotti sono lievitati per non rinunciare alla qualità gli italiani faranno limature sulla quantità.