ROMA – Giovedì prossimo sarà sciopero della pagnotta, secondo la proposta di tutte le associazioni dei consumatori che manifesteranno nell’occasione contro il carovita a piazza Montecitorio. "Ma, oltre al pane, bisogna boicottare la pasta e tutto ciò dove si specula". Lo afferma Paolo Landi, segretario generale dell’Adiconsum, sottolineando che l’iniziativa si rende indispensabile in un momento in cui, a causa dei livelli di guardia raggiunti dall’inflazione, incombe in Italia lo spettro recessione. "Finora sul carovita sono giunte solo denunce – commenta Landi – ma nessuna iniziativa. Ora vogliamo sollecitare le massime autorità, a cominciare dal presidente del consiglio, ad adottare contromisure, anche di carattere straordinario e a considerare una priorità la difesa del potere d’acquisto. I dati sono allarmanti, i consumi sono scesi del 3-4%, mentre l’inflazione continua a galoppare. L’inflazione reale è ben più del 4,1% rilevato dall’Istat ad agosto e si attesta intorno all’8%. Laddove sono evidenti le speculazioni, come nel caso di pane e pasta, andrebbero anche prese misure sanzionatorie". "Continuando di questo passo, con aumenti ingiustificati a due cifre nella maggior parte dei beni di consumo di riferimento – conclude Landi – si scivola nella recessione. Serve un provvedimento straordinario di moratoria di prezzi e tariffe fino al 30 giugno prossimo e questo proporremo giovedì prossimo. Se l’Ikea, che pure risente delle oscillazioni dei mercati internazionali, tiene i prezzi bloccati 12 mesi, perché non possiamo farlo per i settori messi in ginocchio dai rincari?". Secondo il Codacons "l’inflazione galoppante registrata da inizio 2008, e che ad agosto fa segnare +4,1%, avrà ripercussioni pesantissime sulle tasche dei cittadini, e determinerà a fine anno una maxi-stangata da 1.700 euro a famiglia".