Roma Il dato sul calo dei consumi è “assolutamente allarmante“, ma “i commercianti hanno ben poco da piangere, essendo corresponsabili, attraverso una ottusa politica dei prezzi, del drastico calo degli acquisti“, denuncia il Codacons.L`associazione dei consumatori lancia l`allarme per “uno stato di emergenza nazionale sul fronte del carovita e dei consumi“, rileva che il calo dei consumi del 2,7\% segnalato da Confcommercio dimostri come “i cittadini non abbiano oramai più soldi da spendere, e come il Paese si stia avviando verso una crisi nerissima“, ma punta l`indice proprio contro i commercianti: “Se davvero vogliono far tornare gli italiani a comprare – denuncia il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – i negozianti devono dire addio alla stupidità dei saldi imprigionati in due periodi dell`anno, e devono accettare una liberalizzazione totale, lasciando libertà ai singoli esercenti di scegliere quando e come scontare la propria merce, in qualsiasi periodo dell`anno. Invitiamo i commercianti a dare un segnale forte fin da adesso, approfittando dei saldi appena partiti – conclude Rienzi – attraverso l`applicazione di sconti reali dal 50\% in su per tutti i prodotti, così da spingere i consumatori all`acquisto e dare una scossa ai consumi“.Anche per Adusbef e Federconsumatori il calo dei consumi fotografa una “situazione veramente drammatica, perché riguarda un settore primario quale quello alimentare“. Per le due associazioni è dunque necessario un intervento che vada dal blocco dei prezzi energetici all`aumento del potere di acquisto delle famiglie attraverso la leva fiscale, oltre a favorire “forti processi di modernizzazione di ogni settore del Paese“.