COMUNICATO STAMPA
Cronaca Lombardia
Giovedì 16 febbraio 2023
UNIONI CIVILI: COPPIA OMOSESSUALE RICORRE ALLA PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA
LA CASSAZIONE DICE NO AL RICONOSCIMENTO DEL FIGLIO
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Una coppia omosessuale legata da unione civile ha deciso di ricorrere alla procreazione medicalmente assistita. Tuttavia, è successo che l’ufficiale dello Stato Civile ha deciso di negare il riconoscimento del figlio naturale alla donna che, pur avendo prestato il consenso, non ha sostenuto la gravidanza.
Dopo la decisione del Tribunale e della Corte d’Appello, la questione è giunta all’attenzione della Cassazione, la quale con sentenza n. 8029/2020 ha chiarito che il riconoscimento di un minore concepito con il ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo da parte di una donna legata in unione civile con quella che lo ha partorito, ma che non ha nessun legame biologico con il minore, si pone in contrasto con l’articolo 4, comma 3, della legge n. 40 del 2004.
Pertanto, la pronuncia della Suprema Corte ha riconosciuto la piena legittimità del rifiuto opposto dall’ufficiale dello stato civile alla ricezione della dichiarazione di riconoscimento del figlio naturale da parte della donna che si era solo limitata a prestare il consenso.
Per informazioni sul tema e per ricevere consigli e informazioni contattate il nostro sportello SOS Codacons divorzi all’indirizzo codacons.sosdivorzi@virgilio.it o al recapito 02.29419096