Codacons su malasanità e risarcimento del danno “latente”

Malasanità: il drammatico caso di un bambino che nelle ore precedenti il parto subì una grave “asfissia ipossico-ischemica”, che lo aveva reso permanentemente e totalmente invalido portava i suoi genitori a citare in giudizio i sanitari dell’ospedale in cui era nato e la struttura stessa per i gravi danni causati.

Un caso che ha permesso ai Giudici della Corte di Cassazione di affermare la risarcibilità di un’apposita categoria di danno, il c.d. “rischio latente“, che consiste nella possibilità, oggettiva e non ipotetica, che l’infermità residuata all’infortunio possa improvvisamente degenerare in futuro; un peggioramento non dovuto alla naturale evoluzione fisiologica dei postumi, ma al fatto che i postumi provochino a loro volta un nuovo e diverso danno, che può consistere tanto in una ulteriore invalidità, quanto nella morte.

Codacons: “Nel caso trattato i Giudici hanno confermato come anche di tale rischio dovrà essere tenuto necessariamente conto nella quantificazione della percentuale di invalidità permanente del paziente, trattandosi di un danno effettivo e concreto. 

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