COMUNICATO STAMPA
Cronaca di Milano
Mercoledì 4 Novembre 2015
BUCO NELLA RETE IN LOMBARDIA INFORMATICA. A RISCHIO LA PRIVACY.
CODACONS: CHIESTO L’AVVIO DELLE INDAGINI ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA.
Cronaca di Milano: Un buco nella Rete di Lombardia Informatica rende accessibile a chiunque i dati personali: persino l’indirizzo di casa e, in alcuni casi, il cellulare. Non servono maneggi da hacker, né è necessario violare in modo illegale sistemi protetti: basta compilare un modulo pubblicato sul sito della Regione Lombardia. Lo si trova tra i servizi offerti dallo sportello unico per le attività produttive.Tra i documenti a disposizione c’è l’autorizzazione unica ambientale (Aua), che permette con un solo certificato di avere tutte le autorizzazioni ambientali del caso (dagli scarichi idrici, agli impianti acustici fino ai rifiuti). Ed è proprio questo il modulo – sinteticamente chiamato Aua – incriminato. Basta digitare un codice fiscale e – come per magia – compaiono nome, cognome, data di nascita e – quel che è più grave – l’indirizzo dell’abitazione di qualunque cittadino. Minori compresi. Spesso c’è anche il cellulare.
Il Presidente Marco Maria Donzelli: “Abbiamo inviato l’esposto alla Procura della Repubblica di Milano e segnaleremo il grave accaduto all’ Autorità Garante della Privacy ”
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