COMUNICATO STAMPA
Cronaca di Novara
Mercoledì 30 giugno 2021
BOCCONI AVVELENATI NELL’AREA CANI DI VIA BUONARROTI A NOVARA: UN ATTENTATO ALLA SALUTE DEGLI ANIMALI
LE SEGNALAZIONI DEI CITTADINI: RITROVATI ANCHE BOCCONI CON DENTRO CHIODI
CODACONS PRESENTA ESPOSTO IN PROCURA
Cronaca di Novara. Le tante segnalazioni da parte dei fruitori dell’area verde dedicata ai cani di via Buonarroti a Novara hanno fatto emergere la presenza di Bocconi avvelenati e con dentro chiodi. Un vero e proprio odioso attacco agli animali del parco messo all’opera da parte di dei delinquenti. Una situazione che preoccupa parecchio i residenti della zona, i quali hanno richiesto l’intervento della polizia locale dopo avere constatato la presenza dei Bocconi-trappola.
Aumenta, dunque, la preoccupazione dei cittadini della zona e dei fruitori dell’area cani e alcune volte gli strani bocconi-trappola individuati sono stati buttati via per timore che vi possa essere dentro del veleno. Nonostante la rassicurazione dell’assessore Bianchi sull’implementazione di un sistema di intervento di prevenzione, rimane la necessità di individuare i responsabili di questo vero e proprio attentato agli animali.
Il Presidente del Codacons Marco Maria Donzelli: “Tali episodi sono in grado di rappresentare un rischio non solo per le vittime designate, ma anche per l’ambiente e la popolazione, in particolare i bambini. Visto il numero di segnalazioni, si rende necessario un intervento immediato. Secondo l’ordinanza del 2012 del Ministero della Salute, di cui è stata disposta la proroga, vige il divieto di “utilizzare in modo improprio, preparare, miscelare e abbandonare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze tossiche o nocive, compresi vetri, plastiche e metalli”, nonché di detenere, utilizzare ed abbandonare “qualsiasi alimento preparato in maniera tale da poter causare intossicazioni o lesioni al soggetto che lo ingerisce”.
Per tali ragioni, presenteremo esposto in Procura richiedendo l’individuazione dei responsabili delle gravi azioni in oggetto, nonché di punire severamente gli artefici di tali gesti deprecabili”.
Ufficio Stampa: 346/6940183