Continuano a giungere segnalazioni di Istituti Bancari che, posti dinanzi ad una successione, continuano illegittimamente ad opporsi allo sblocco delle somme pro quota presenti sul conto, chiedendo obbligatoriamente l’autorizzazione di tutti i coeredi.
Tale richiesta è del tutto illegittima! Di recente, anche il Tribunale di Milano con la sentenza n. 1853/23, riprendendo i principi enunciati dall’ordinanza del 20/11/2017 n° 27417 della Cassazione, ha precisato che ogni coerede può agire anche per l’adempimento del credito ereditario pro quota, senza che la parte debitrice possa opporsi adducendo il mancato consenso degli altri coeredi, dovendo trovare risoluzione gli eventuali contrasti insorti tra gli stessi nell’ambito delle questioni da affrontare nell’eventuale giudizio di divisione.
“Non bisogna aver paura di far valere i propri diritti – afferma il Presidente Marco Maria Donzelli: “la Suprema Corte ha affermato un principio importantissimo a favore degli eredi, i quali possono far valere i propri diritti successori ed imporsi per ottenere lo sblocco delle somme loro dovute e derivanti dall’eredità.
Invitiamo tutti coloro i quali stanno subendo tali richieste dalle Banche a sottoporci il loro caso, così da indirizzarli e assisterli. Per informazioni, segnalazioni e per ottenere assistenza legale si invita a contattare il Codacons all’indirizzo monzabrianza@codaconslombardia.it o al recapito 0229419096”.
Ufficio Stampa: 346/6940183