Con la sentenza del Tribunale Civile di Frosinone, emessa in data 02-11-2023, il Tribunale ha accolto la richiesta di risoluzione del contratto avanzata dal ricorrente, basandosi sulla prova fornita riguardante l’inadempimento della controparte. La sentenza sottolinea che spetta al debitore dimostrare il fatto estintivo dell’altrui pretesa, ma la resistente, risultando contumace, non ha fornito alcuna giustificazione o prova contraria. Inoltre, la testimonianza di un geometra progettista e direttore dei lavori ha contribuito a confermare l’inadempimento della controparte nel concretizzare i lavori.
Il Tribunale ha quindi dichiarato la risoluzione del contratto, ordinando alla resistente di restituire la somma versata dal ricorrente con interessi legali. Riguardo alla richiesta di risarcimento danni, il Tribunale ha considerato che, nonostante la perdita dell’agevolazione statale a causa del ritardo nei lavori, il ricorrente avrebbe potuto beneficiare di altri incentivi fiscali per nuovi interventi. Pertanto, il danno è stato liquidato nella misura del 10% dell’importo dei lavori appaltati, con la previsione di rivalutazione monetaria ed interessi legali.
Per il Presidente Marco Maria Donzelli “Per quanto sia necessario rivedere lo stop alla manovra, che rischia di far fallire tanti operatori del settore, al contempo continuano le segnalazioni di disagi legati ad appalti superbonus che procedono con estremo rilento quando iniziano e/o che non iniziano mai. In realtà, dietro questa situazione, si nasconde l’incapacità di alcune aziende operanti sul territorio di programmare efficacemente i lavori o, peggio, tentativi di truffa. Per informazioni sul tema e segnalazioni contattate il Codacons all’indirizzo monzabrianza@codaconslombardia.it o al recapito 0229419096”.
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