Per il Codacons il rinvio dell’entrata in vigore della legge sulla class action all’1 gennaio non ha alcun valore e, pertanto, il prossimo 30 giugno l’associazione notificherà la prima azione collettiva italiana.
Il Codacons, infatti, contestualmente alla prima class action, ha deciso di presentare eccezione di costituzionalità sul rinvio, eccezione basata sulle seguenti motivazioni:
1. si tratta di un rinvio “ad personam“, chiesto da Confindustria e concesso unicamente nell’interesse delle imprese, ancora non preparate all’entrata in vigore della nuova legge;
2. il rinvio di una legge a soli 12 giorni dalla sua entrata in vigore appare estremamente vessatorio per le associazioni, che hanno già preparato e annunciato le loro class action, investendo denaro, energie e prestazioni professionali;
3. grazie al rinvio le aziende “colpevoli“ potranno godere di un bonus di 6 mesi non solo per difendersi meglio, ma eventualmente anche per fallire, rendersi inadempienti, ecc., prima della notifica della citazione;
4. il rinvio di fatto annullerebbe una legge del Parlamento, senza nessun presupposto di urgenza, in assenza di qualsiasi motivazione o elemento nuovo che possa aver modificato la situazione odierna rispetto a quando è stata approvata la Finanziaria.
Il 30 giugno, quindi, partirà la prima class action italiana, e riguarderà la questione dei rifiuti in Campania. I cittadini residenti in regione, danneggiati dai cumuli di spazzatura e dalla mancata raccolta nel proprio comune di residenza, frutto di anni di malagestione da parte degli enti locali e dei politici campani, potranno chiedere un risarcimento in denaro aderendo a partire dal prossimo 30 giugno all’azione collettiva promossa dal Codacons.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il call center dell’associazione 892.007 o visitare il sito www.codacons.it