Il Codacons dice si alla Carta dei diritti stilata da alcuni ristoratori di Los Angeles, purché all`italiana. Bisogna tener conto, infatti, delle cattive abitudini tutte nostrane, in alcuni casi in violazione di normative esistenti.
Il Codacons propone, quindi, alcune integrazioni rispetto a quella americana, una Carta aggiornata da stilare tra associazioni di consumatori e ristoratori italiani, per garantire un servizio di qualità ed il rispetto dei diritti del cliente. Ecco alcune delle richieste del Codacons:
? Prezzi esposti nel locale e riportati sul menù;
? Prezzi chiari. Il prezzo va riportato in modo chiaro, onde evitare che una persona ordini una bistecca con il prezzo all`etto e poi si ritrovi 3 Kg di carne;
? Ricevuta da dare sempre e non, come fanno alcuni, solo a richiesta del cliente;
? Conto chiaro. Sul conto, per facilitare il controllo del consumatore, va riportato il numero delle portate ed il prezzo per ogni pietanza consumata;
? Bevande. Dal vino all`acqua vanno aperte al tavolo, davanti al cliente.
? Etichette. E` giusto servire prodotti etichettati, riduce anche la possibilità di avere alimenti deteriorati o contraffatti. Chi prende aceto o olio, ad esempio, ha diritto di vedere l`etichetta del prodotto. No, quindi, ai contenitori anonimi;
? Alimenti surgelati o congelati. Sul menù deve essere specificato se l`alimento è surgelato. Positivo anche indicare se si tratta di prodotti confezionati industrialmente (meringata, tiramisù?).
? Lista dei vini. Come si dice nel decalogo americano, va portata con il menù e, aggiungiamo noi, deve contenere il prezzo della bottiglia, onde evitare spiacevoli sorprese.