Giornata di testimonianza e di denuncia contro il caroprezzi che ha fatto lievitare fuori da ogni controllo pasta, pane e latte. In piazza Largo Prato il gazebo delle associazioni dei consumatori (Federconsumatori, Codacons, Adiconsum e Adoc) è stato per l’intera mattinata un punto di riferimento e di informazione per tanta gente, massaie in testa afflitte dalla necessità di far quadrare i conti della spesa quotidiana. "C’è una diffusa sofferenza – dicono i promotori dell’iniziativa – che colpisce le famiglie salernitane. Le conversazioni, le testimonianze raccolte ieri mattina hanno restituito il senso concreto di una città, non diversa dalla situazione dell’intero Paese, stremata dal rincaro dei generi di prima necessità". Pasta, pane e prodotti energetici si confermano la croce di un lunario sempre più difficile da sbarcare. Rispetto all’anno scorso, un chilo di pane costa il 16% in più, uno di pasta il 26%. Un litro di gasolio si paga quasi il 20% in più del 2007, uno di benzina il 10%. E dal 2001 ad oggi, i prezzi sono letteralmente raddoppiati. Questo il quadro delieato dalle associazioni dei consumatori che, anche alla luce dei risultati dell’iniziativa di ieri mattina (con amara ironia denominata "Lo sciopero della pagnotta") ritengono non più rinviabile una svolta nelle politiche del Governo. Ma l’appello è stato rivolto anche agli Enti locali perchè adottino strumenti in loro potere al fine di frenare la corsa dei prezzi.