Le quotazioni del petrolio continuano a scendere ma non i prezzi dei carburanti in Italia. Si ripete la solita “tiritera“: le compagnie petrolifere sono solertissime a rincarare – dice il luogo comune – e svogliate nel ribassare. In questi giorni, mentre il petrolio ha quotazioni meno infervorate del solito, i consumatori insorgono. C`è chi sospetta, come fa per esempio l`associazione Codacons (ma lo immaginano anche analisti autorevoli), che le compagnie italiane stiano recuperando in silenzio un po` di margini limati dal Fisco, e c`è chi invece osserva, come affermano l`Unione petrolifera e il ministero dello Sviluppo economico, che i prezzi al consumo sono in linea con gli andamenti. Ma non bisogna abbassare la guardia, ammonisce il ministero. Lo Sviluppo economico, per mettere pace, ha confrontato le quotazioni internazionali e i prezzi italiani dei carburanti, corretti con gli andamenti del cambio del dollaro. Tra la primavera (aprile-maggio) e i giorni scorsi “la variazione del prezzo del brent dated espresso in euro ha segnato dunque un rincaro di + 4,3%. A fronte di questi dati,relativi al prezzo del petrolioe del cambio euro-dollaro,i prezzi attuali di benzina e gasolio appaiono sostanzialmente allineati a quelli di aprile-maggio. Va rilevato inoltre – specifica il ministero –che dal primo di luglio la benzina ha subito un calo di prezzo del 4,7% e il gasolio del 6,9% “. In ogni caso, conclude lo Sviluppo economico, “non bisogna abbassare la guardia, anche perché esiste ancora un differenziale tra i prezzi medi italiani e i prezzi medi europei e dunque c`è ancora spazio per recuperare“. Dopotutto il petrolio rappresenta circa un terzo del prezzo finale, quindi un ribasso del greggio ha effetto su una parte modesta del costo totale. Protestano le associazioni di consumatori Adusbef e Federconsumatori, e l`organizzazione dei camionisti Cna-Fita stima che dopo il primato dell`11 luglio (147 dollari al barile) il petrolio è ribassato del 29% circa, mentre benzina e gasolio in Italia sono scesi appena del 4%.Un`altra organizzazione dell`autotrasporto e della logistica, la Confetra, ha rilevato per il solo gasolio un ribasso del 5,35% tra luglio e agosto. Ecco l`Unione petrolifera. Il prezzo della benzina – affermano le compagnie –“è sceso rispetto ai picchi di metà luglio di 10-12 centesimi “, e chi accusa le compagnie si allinea con i luoghi comuni, sulle “scontate e ormai trite e ritrite dichiarazioni delle associazioni dei consumatori“. E i benzinai? La parola a Luca Squeri, giovane imprenditore milanese nel settore delle grandi aree di rifornimento e presidente della Figisc (Confcommercio). I benzinai sono quelli schiacciati in mezzo – dice Squeri – tra la rabbia dei clienti di ogni giorno e i prezzi orgogliosi di benzina e gasolio. “Più altro alto è il prezzo, maggiore è il nostro impegno di capitalee di oneri finanziari senza che il margine lordo fisso aumenti di un millesimo “. Dall`osservatorio del distributore, com`è il prezzo?Il presidente della Figisc osserva che servirà qualche giorno perché i prezzi si allineino e “da metà agosto a oggi il prezzo della benzina è rimasto pressoché stabile “, tra barile in calo e dollaro in crescita. Carlo Stagnaro dell`Istituto Bruno Leoni ha pubblicato in questi giorni uno studio sconcertante. Conti alla mano, secondo l`analisi (disponibile nel blog sul “realismo energetico“dell`Istituto Bruno Leoni) i prezzi dei carburanti sono discesi con l`identica velocità di quando erano saliti. Leggere per credere.