In relazione alla dichiarazione del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, secondo la quale i dati resi noti dal Codacons "dimostrano ancora di più che la black list non serve a nulla", evidenziamo che i dati confermano solo che per un cane è normale reagire morsicando gli esseri umani e che non si può ricondurre tale evento solo ad un mancato addestramento.
Per questo è indispensabile almeno impedire che a morsicare possa essere un pitbull, in grado anche di ridurre in fin di vita un essere umano. Il dato, dunque, che dovrebbe preoccupare un sottosegretario alla Salute, speriamo alla Salute anche degli esseri umani, non è quello delle 70.000 morsicature all’anno, ma il numero di ricoveri ospedalieri per colpa delle morsicature.
Da quando l’ordinanza Sirchia è entrata in vigore si sono ridotte le lesioni gravi ad esseri umani, almeno per quanto riguarda le razze inserite nell’elenco. Gli eventi drammatici hanno riguardato prevalentemente razze escluse come lo Staffordshire Terrier o il Dogue De Bordeaux o cani inclusi ma per episodi avvenuti all’interno delle mura domestiche, nelle quali l’ordinanza Sirchia non interveniva.
Il sottosegretario, inoltre, dimentica che il Tar del Lazio ha già confermato la bontà dell’ordinanza Turco sui cani potenzialmente pericolosi, sostenendo che nella comparazione degli interessi deve essere considerato prevalente quello della tutela della sicurezza e della salute pubblica. Ci domandiamo come questo non stia a cuore anche ad un sottosegretario alla salute che invitiamo ad andare a visitare le vittime aggredite e sfigurate dai pitbull e non solo i canili.
Il Codacons chiede, infine, al ministro Sacconi di togliere la delega alla Martini, occupandosi in prima persona di questo argomento, così come fatto da tutti i suoi predecessori: Sirchia, Storace e Turco che hanno tutti confermato la bontà dell’ordinanza.