In pochi giorni migliaia di risparmiatori, che da diverso tempo chiedevano, nelle assemblee svolte da Intesaconsumatori in tutta Italia, di organizzare una grande manifestazione di protesta a Roma, hanno sottoscritto la seguente petizione inviata al presidente del Consiglio, al Ministro degli esteri ed al Presidente della Repubblica:
?In merito all’offerta di scambio capestro dei titoli argentini pari a 14 miliardi di euro, spesso disinvoltamente appioppati dalle banche ad oltre 450.000 risparmiatori italiani per lo più ultrasessantenni, che prevede di far restituire tra 20 e 40 anni (2025-2045), circa il 30 per cento del capitale investito;
I sottoscritti risparmiatori chiedono al Governo italiano:
1) di richiamare l’ambasciatore italiano, per comunicazioni urgenti;
2) di adoperarsi in seno al G7 per far modificare l’offerta capestro, posto che lo Stato Argentino ha già rimborsato al Fondo Monetario Internazionale oltre il 100% del credito vantato, pari a 18 miliardi di dollari, e che le ricchezze interne dell’Argentina e la crescita del Pil (prodotto Interno Lordo) superiore all’8% annuo, consentono di restituire ai risparmiatori italiani il 100% dei loro crediti. In caso contrario, i sottoscritti risparmiatori,che si riservano di indire a marzo, in un giorno da definire, una grande manifestazione nazionale di protesta a Roma, chiedono che il Governo italiano si adoperi in seno al G7 per mettere al bando l’Argentina dalla comunità finanziaria internazionale?.
Ma Governo e ministri della casa delle Libertà, invece di assumere iniziative a tutela dei risparmiatori traditi, anche con richiamo dell’ambasciatore e relative pressioni congiunte dei governi occidentali contro l’offerta di scambio capestro dell’Argentina, si stanno adoperando per difendere i privilegi del Governatore della Banca d’Italia Fazio, come la carica a vita e le funzioni Antitrust sulle banche, che in tutti gli ordinamenti sono assegnati all’Autorità Garante della Concorrenza e del mercato, ribaltando in aula il testo del provvedimento approvato dalle commissioni finanze ed attività produttive.
Per far comprendere al Governo che non può continuare a giocare sulla pelle dei risparmiatori traditi, con l’approvazione di un testo di riforma sul risparmio ridicolo e funzionale soltanto all’attuale oligarchia finanziaria, senza che preveda sanzioni dure, 20 anni di carcere come negli Usa, per il falso in bilancio, ci sarà prossimamente a Roma (nel mese di marzo, data da definire) una grande manifestazione di protesta, per chiedere un’inversione di tendenza sul risparmio, una seria trasparenza bancaria che eviti variazioni unilaterali dei contratti, tutele adeguate per 450.000 portatori di bond argentini.