Si è conclusa la prima sfida del sabato sera. Quella, ovviamente, tra l’ammiraglia Mediaset e quella Rai, tra Bonolis e Panariello, tra ?Italiani? e ?Torno sabato?la Lotteria?. Con la vittoria, in termini di audience, del comico toscano.
Già dalla prima puntata di ?Italiani? l’ Osservatorio per la qualità dei programmi tv del Codacons aveva registrato le proteste dei telespettatori, rivolte all’eccessive volgarità trash del programma, basato su pernacchie e belle ragazze semi nude. E fin qui non ci piove. Ma ciò che ha fatto davvero infuriare gli utenti sono state le dichiarazioni del Direttore di Raiuno Agostino Saccà, riportate su tutti i quotidiani di domenica 30 settembre. Secondo il direttore di rete, infatti, ??Italiani in Rai non si sarebbe potuto fare, quando ci è stato proposto ci siamo sollevati contro l’estetica del ?tette e culi???E si, perché in Rai tette e culi non si vedono mai!!!
I telespettatori hanno criticato duramente l’ipocrita affermazione di Saccà, ricordandoci che, in Rai, molti programmi sono basati proprio sull’estetica dei culi e delle tette. Basti pensare a ?Furore?, il programma estivo di Rai2, che nasconde dietro la gara canora una gara di spogliarello tra le componenti la squadra femminile, passando per ?Quelli che il calcio? versione serale, dove per condire tutto lo show, peraltro lento e più noioso di quello di Fazio, si sono scelte 6 ragazze, logicamente poco vestite, in cerca di marito calciatore. Per non parlare poi di Domenica In, condotto da tre donne che, in fatto di seno ( e relativa esibizione dello stesso), non scherzano affatto (Ela Weber in testa). Non che le tette e i culi non piacciono ai telespettatori o agli Osservatori del Codacons, sia chiaro, ma affermare che in Rai non si vedono ci sembra un po’ esagerato?.
Veniamo ora all’opinione dei telespettatori sui vari aspetti dei due programmi del sabato sera. Il 40% di coloro che hanno contattato l’Osservatorio per la qualità dei programmi tv del CODACONS per ?Italiani?, ritiene che questa trasmissione non sia altro che l’imitazione mal riuscita della ?Corrida? di Corrado e di ?Portobello?; il 25% ha protestato per le volgarità gratuite del programma (vedi pernacchie e sputazzi), il 10% ritiene eccessiva l’esibizione dei corpi delle 5 ragazzi e, infine, il 5% si domanda quale sia la funzione di Luca Laurenti all’interno della trasmissione. Anche ?Torno sabato? ha ricevuto critiche. In particolar modo per un espediente di dubbio gusto per alzare l’audience. Celentano, infatti, invita Panariello a bloccare la trasmissione in diretta in seguito ai fatti tragici degli Usa; Panariello è dubbioso, parla di contratti con gli sponsor, teme ripercussioni ma, alla fine, si decide, affermando che era giunto il momento di interrompere lo show. Parte la pubblicità e cresce l’audience in attesa della ripresa. E il programma ricomincia come se niente fosse. Molti utenti hanno segnalato al Codacons il triste stratagemma usato da Panariello per alzare gli ascolti. Meno volgari però i doppisensi di ?Torno Sabato?. Infatti, tra tutti i telespettatori che ci hanno contattato, solo il 10% ha definito ?squallidi doppisensi? quelli contenuti nei monologhi di Panariello tutti, logicamente, a sfondo sessuale; ben il 25%, però, si è definito deluso da Anna Oxa, quasi assente dal programma. Il 20% invece ha trovato noioso il meccanismo della tombola che, invece, dovrebbe rappresentare le fondamenta del programma.
OCCHIO AL TELEVOTO!! . A cura di Marcella Taralli, Pres. Ass. Quizzistica Italiana Araba Fenice (tel. 0337/912703)
Con le due manifestazioni ?Miss Italia nel Mondo? e ? Miss Italia? oltre alla giuria tecnica il verdetto è affidato anche ai teleutenti, che hanno uno strumento alquanto ambiguo in mano: il telefono.I telespettatori sono invitati a votare, allettati anche dalla possibilità di vincere i premi in palio, sempre molto belli e di valore, offerti dagli sponsor. Per votare occorre digitare il prefisso 0878 seguito dal numero della Miss prescelta, ogni telefonata costa £. 127 + IVA. Normalmente ci si riesce sempre, e si viene quindi presi dalla voglia di continuare svariate volte, dimenticando spesso, che dopo dieci tentativi andiamo a spendere £. 1270 + Iva e dopo 100 £. 127.000 + IVA. Le giornate in cui siamo stati chiamati a votare sono in totale cinque; forse è meglio fermarci qui con i conti perché sarebbero senz’altro salati se avessimo provato più volte ad esprimere il nostro voto, nella speranza soprattutto di partecipare al sorteggio dei premi in palio. Ma entrare nella rosa dei nominativi da sorteggiare è come vincere un terno al Lotto. In pochissimi riescono ad entrare nel centralone e a sentire la voce dell’operatore che chiede i dati del chiamante, gli altri continueranno a spendere soldi senza neanche avere una sola possibilità di accedere al sorteggio. Non lo riteniamo giusto, tutti dovrebbero avere la possibilità reale di essere sorteggiati. Sarebbe opportuno tornare al vecchio sistema dell’operatore, senz’altro le linee sarebbero più difficili da prendere, ma si spenderebbero soldi solo quando la telefonata va a buon fine, e chi è riuscito a votare ha la certezza di essere inserito nel sorteggio. Inoltre ogni teleutente esprimerebbe un solo voto e non tantissimi come ora, falsando anche il verdetto finale. Per parenti ed amici delle Miss niente di più facile che organizzare un nutrito gruppo pronto a televotare, basta decidere quanti soldi investire nell’impresa, e allora rimane il dubbio: ha vinto la più bella o quella la cui famiglia ha deciso di spendere di più ?
L’osservatorio per la qualità dei programmi tv è curato dal Dott. Antonio Tamburano, specializzato in diritto antitrust e delle comunicazioni, nonché componente esperto del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti) del tavolo permanete sulla qualità dei programmi Rai.
Principali pubblicazioni:
– 1997 Multiculturalità e diritto. I “Principles“ di Unidroit: verso uno “ius comune“ del 2000
Fondazione Rui – UNIV- Italia – human progress and human rights- Bologna 7/2/97
-1998 I diritti dell’uomo nel diritto internazionale
Fondazione Rui ? UNIV ?Italia ? human progress and human rights – Bologna 7/2/98