E’ noto che la tv ha acquisito un importanza fondamentale nella vita di tutti noi.
Un diverso valore ha però per i bambini. Sono loro, infatti, quelli che passano il maggior numero di ore davanti al televisore. E ne subiscono gli effetti. Per questo la legislazione italiana ha voluto tutelare questa particolare e sensibile categoria di telespettatori, prevedendo un determinato numero di spot per i programmi a loro dedicati, nonché la messa in onda di immagini forti in orari in cui i più piccoli non siano dinanzi la tv. Quando queste norme vengono rispettate il bambino è sicuro. Tuttavia il rischio si nasconde altrove. Sono proprio i cartoni animati ( o meglio alcuni cartoni) a rappresentare il pericolo maggiore per il minore.
L’Osservatorio sulla qualità dei programmi tv del CODACONS ha raccolto le segnalazioni di genitori, preoccupati per alcuni cartoni animati, giudicati inadatti ad un minore. Il più bersagliato è stato senza dubbio ?MEGA BABIES?, in onda il sabato mattina su Italia1, a partire dalle 9:30. In questo cartone i protagonisti sono dei mostriciattoli deformi, che sbavano in continuazione, si mettono le mani nel naso, perdono litri di muco verde dal naso, compiono atti vandalici, senza contare poi che sembrano essere tutti petomani. Un cartone animato dovrebbe trasmettere dei valori positivi al bambino, e sinceramente, non capiamo cosa possa trasmettere un cartone del genere. I genitori ci hanno segnalato come considerino questo cartone altamente diseducativo per i propri figli e, al di là di ogni bigottismo, viste le immagini, non si può non dargli ragione. I contenitori di programmi per bambini di Mediaset, (Ciao Ciao e Bim Bum Bam) non si sono certo distinti in senso positivo. Infatti numerose proteste sono arrivate al CODACONS per le troppe interruzioni pubblicitarie durante i programmi per bambini. Addirittura la Rai ha accusato Mediaset di aver trasmesso 900 mila secondi di pubblicità nei programmi per i più piccoli (l`anno scorso) contro i 112 mila della tv di Stato. E nemmeno il provvedimento appena emanato a riguardo dall’Autorità per le Comunicazioni sembra risolvere in maniera efficace il problema degli spot nei programmi per i più piccoli. Secondo il CODACONS, infatti, non è sufficiente vietare gli spot nelle trasmissioni di durata inferiore a 30 minuti ( anche perché le reti televisive risolverebbero facilmente il problema allungando la durata dei programmi). Bisogna anche vietare determinati spot, specificando quali siano più o meno adatti ad un minore.
Tra i cartoni animati riceve invece consensi il sempreverde Braccio di Ferro, trasmesso da Rai2, che nonostante gli anni sembra non passare mai di moda. E i valori trasmessi dai personaggi sono sempre attuali e positivi per il minore. Poco spazio ai bambini invece viene dato dalla nuova rete La 7, con due soli cartoni animati al giorno che, in termini di qualità, non fanno certo impazzire i telespettatori.
UN FLOP ANNUNCIATO. A cura di Marcella Taralli, Pres. Ass. Quizzistica Italiana Araba Fenice (tel. 0337/912703)
Il gioco itinerante del pre-serale di RAI UNO ? PIAZZA LA DOMANDA? condotto da Marisa Laurito, dopo solo tre settimane di programmazione è stato prima soppresso, poi spostato in un orario ancor più penalizzante, alle 0,20. Vari i motivi che hanno contribuito all’insuccesso: la programmazione innanzi tutto. Contro la corazzata avversaria formata da Antonio Ricci e Mike Bongiorno il vecchio gioco della Zingara con la ormai collaudata Cloris Brosca avrebbe potuto ancora reggere. Ma il gioco nuovo ideato da Jocelyn fa acqua da tutte le parti. Innanzi tutto i centralini e i servizi informazione RAI non erano a conoscenza neanche delle città dove il gioco si sarebbe dovuto svolgere, per saperlo i concorrenti hanno dovuto fare assurde ricerche presso gli uffici APT e gli assessorati alla cultura regionali, ma anche lì con una buona dose di fortuna , perché non tutti gli impiegati ne erano al corrente. Eppure sarebbe bastato alla RAI lasciare un numero telefonico a disposizione della redazione a Roma, che, con opportuno trasferimento di chiamata verso un cellulare di servizio, avrebbe messo gli autori in condizione di rispondere da qualunque piazza italiana. La conseguenza di questo disservizio è stata la scarsa affluenza di persone ai provini; praticamente chiunque si presentava veniva convocato e anzi invitato a portare altra gente. Ecco quindi il motivo del basso livello culturale dei concorrenti. Il regolamento poi diceva che nel caso in cui il concorrente non avesse risposto, la domanda sarebbe stata girata ai tre VIP presenti, se anche questi non avessero saputo rispondere la domanda sarebbe stata cassata perché troppo difficile. E questo poteva essere davvero piacevole da seguire da casa, lo scontro tra la cultura della gente comune con quella dei VIP, così come accade piacevolmente a PASSAPAROLA. Qui invece era tutta una finzione, per evitare figuracce ai nostri VIP c’era un bel ? gobbo? pronto a suggerire, e le domande venivano cassate solo se ritenute difficili dall’ arbitro, tal professor Primavera, che ha riempito le puntate con la sua saccente pedanteria, annullando domande davvero facili e tenendone buone altre assai difficili, partendo dal presupposto che tutti provenissero da studi classici. La finzione era lampante e questo ha contribuito molto alla perdita di ascoltatori. Per ultimo c’è da segnalare che le puntate previste di Pescara e Alba Adriatica, rinviate a causa della forte pioggia, non sono mai state registrate, a discapito dei concorrenti, che sono stati impegnati per ben quattro pomeriggi, senza avere la possibilità neanche di cimentarsi. E che dire del danno della Regione Abruzzo sponsor della manifestazione, che si vede relegata a dopo la mezzanotte e con una delle sue città annullata addirittura?
L’osservatorio per la qualità dei programmi tv è curato dal Dott. Antonio Tamburano, specializzato in diritto antitrust e delle comunicazioni, nonché componente esperto del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti) del tavolo permanete sulla qualità dei programmi Rai.
Principali pubblicazioni:
– 1997 Multiculturalità e diritto. I “Principles“ di Unidroit: verso uno “ius comune“ del 2000 Fondazione Rui – UNIV- Italia – human progress and human rights- Bologna 7/2/97
-1998 I diritti dell’uomo nel diritto internazionale Fondazione Rui ? UNIV ?Italia ? human progress and human rights – Bologna 7/2/98