La sentenza, ottenuta dalla sede di Catanzaro dell’associazione presieduta dall’avv. Francesco Di Lieto, costituisce una concreta speranza per innumerevoli utenti, fino ad ora costretti a pagare conguagli dell’importo di migliaia e migliaia di euro.
La vicenda prende le mosse dall’inaspettato arrivo presso l’abitazione di una famiglia catanzarese, di una richiesta di pagamento, dell’importo di migliaia di euro, relativa a consumi di energia elettrica. Si tratta di un conguaglio richiesto a seguito della sostituzione dei ?vecchi? contatori a disco, con i nuovi e più sofisticati strumenti elettronici.
Da qui l’immediata battaglia del Codacons per ottenere il riconoscimento dei diritti della famiglia catanzarese e, conseguentemente, l’annullamento di quella odiosa maxi-bolletta.
Il Giudice di Pace, nell’accogliere la tesi del Codacons, ha contestato la fatturazione dei consumi effettuata dal colosso energetico che – si legge nella sentenza – sebbene appaia “conforme alle previsioni contrattuali ed alla prassi adottata nel settore, in realtà non può ritenersi certa ed esente da vizi”.
Ora il “vizio” che inficia il calcolo dei consumi posti a base del maxi-conguaglio – spiega l’avv. Di Lieto – trova origine proprio nella tanto contestata sostituzione del vecchio contatore. Infatti queste sostituzioni sono avvenute senza il dovuto contraddittorio con l’utente; contraddittorio che avrebbe consentito al cittadino un effettivo controllo sui consumi registrati dal precedente contatore nonché sull’ulteriore importante circostanza che i nuovi contatori misurassero, effettivamente, “zero” al momento dell’istallazione.
Il Giudice ha quindi concluso che la procedura attraverso la quale Enel ha determinato il consumo della famiglia catanzarese è ILLEGITTIMO.
Merita censura per l’Autorità Giudiziaria il comportamento tenuto dal colosso dell’energia che avrebbe omesso di informare l’utente circa la data di sostituzione del contatore; inoltre avrebbe dovuto redigere apposito verbale alla presenza dell’utente, al fine di garantire il contraddittorio.
In buona sostanza non convince una fotografia scattata quando il contatore è già stato rimosso e senza che l’utente abbia preso visione del consumo riportato.
Il Giudice di Pace di Catanzaro (Avv. Antonio Scaramuzzino) ha potuto quindi accertare che le modalità di sostituzione dei vecchi contatori sono illegittime e, conseguentemente, che l’importo del conguaglio richiesto dall’Enel, oltre ad essere determinato in maniera illegittima, è del tutto privo di prova, per cui ha escluso l’obbligo per l’utente del pagamento della maxi-bolletta, e ha condannato l’Enel al pagamento delle spese legali nella misura di oltre 1.000 euro.
Siamo soddisfatti – conclude il Codacons – perché con questa coraggiosa decisione trovano puntuale conferma tutte le nostre proteste avanzate nei confronti del colosso dell’energia.