E’ ancora grave, anche se non in pericolo di vita, nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Conegliano, Franco Belsito, 55 anni, azzannato giovedì sera dai suoi due cani, un rottweiler e un pitbull, nel giardino della sua abitazione in viale delle Terme. L’uomo ha subìto nella notte due lunghissimi interventi chirurgici per le gravi ferite riportate in tutto il corpo, 300 i punti di sutura applicati. Nella terribile aggressione l’imprenditore di origine milanese, ha riportato ferite al volto, al capo, al collo, al braccio destro, all’addome e all’inguine. E’ entrato in sala operatoria all’ospedale di Vittorio poco dopo le 20 in condizioni disperate e in preda a uno choc emorragico. Verso l’una di notte è stato trasportato al nosocomio di Conegliano per una seconda delicata operazione di chirurgia specialistica. La furia di Babo, meticcio di pittbull di 20 chili e di poco più di un anno, e di Lapo, rottweiler di circa 10 anni e dal peso di 35 chili, è scattata intorno alle 19.30. I due animali si sono scagliati all’improvviso contro il loro padrone, apparentemente senza una ragione. Forse hanno scambiato il padrone per un intruso, essendo il faro del giardino all’ingresso dell’abitazione da qualche giorno guasto. Urla e grida hanno attirato l’attenzione dei vicini. Immediata la telefonata a carabinieri e ambulanza. Per fortuna la Gazzella dell’Arma poco prima aveva fatto un giro di controllo nell’abitazione dell’imprenditore che è agli arresti domiciliari. I due carabinieri sono subito accorsi, e intuendo il pericolo hanno abbattuto i due cani con la pistola di ordinanza. Subito dopo è intervenuto su richiesta degli stessi militari, il dottor Francesco Bertotti, veterinario di reperibilità per l’ Uls 7. Le carcasse intere dei due animali sono state trasferite ieri mattina all’Istituto zooprofilattico di Padova. Si procederà ad un esame autoptico approfondito. Si analizzerà soprattutto il cervello delle bestie per capire se erano state infettate dalla rabbia. «Bisogna pensarci due volte prima di prendere queste razze di cani – commenta Antonio Miatto – del servizio veterinario dell’Ulss -. Se fosse successo a un bambino sarebbe morto. Qualche anno fa ero stato a casa di Belsito, sempre per l’ aggressione di un cane». Esterrefatta la moglie Maria Cristina Longo: «Non riesco a spiegarmi come possa essere successo. I cani erano tranquilli. Il pittbull dormiva addirittura a letto con noi. Entrambi non avevano mai dato segni di particolare aggressività. Quando mio marito è stato aggredito non ero in casa. Ero alla messa di suffragio di mio figlio mancato tre anni fa. Quando mi hanno avvertita, sono corsa subito a casa. E’ stato terribile». Sull’aggressione di giovedì sera è intervenuto il Codacons trevigiano: «L’episodio è l’ennesima dimostrazione di quanto sia sbagliato, come vuole il sottosegretario Martini, eliminare le black list, come se tutti i cani fossero uguali». Partendo da questa considerazione il movimento consumatori trevigiano chiede al ministro Sacconi di togliere la delega al sottosegretario alla salute Martini e di occuparsi in prima persona di questo argomento». Il Codacons chiede anche che ci sia un patentino obbligatorio e che siano vietare cani pericolosi a chi ha subito condanne anche non definitive, per delitti che non siano colposi.