IL RAGGIRO inventato ai danni dei consumatori tocca anche il mondo del lavoro, approfittando delle crescenti difficoltà, soprattutto da parte dei giovani, a trovare un?occupazione. Così si moltiplicano gli annunci di ricerca di ogni sorta di promotori commerciali, finanziari o agenti di commercio, diffusi attraverso ?civette? su giornali, volantini o siti internet. Oppure con il passaparola. Lavori che, al di là degli aspetti più professionali e seri di chi è realmente alla ricerca di personale da impiegare, possono nascondere la malafede di chi ha interesse ad attirare persone per proporgli contratti o collaborazioni con modalità atipiche, chiedendo soldi ancora prima di prospettare guadagni o stipendi. «I soggetti alla ricerca di un impiego che rispondono agli annunci truffaldini ? spiega Mauro Antonelli, presidente del Codacons di Como ? vengono convocati e attirati da prospettive di guadagno e di facile avviamento in zone ad alto reddito economico, salvo poi che a queste persone viene chiesto di acquistare kit professionali di ogni genere e di ogni costo. In questi casi siamo in presenza di una truffa, perché chi ti offre un lavoro non deve chiederti in cambio soldi, fosse anche per fornirti qualsiasi genere di attrezzatura. L?azienda seria mette a disposizione del dipendente o del collaboratore tutti i mezzi necessari a rappresentarla o a svolgere il suo lavoro». Eventualmente vengono fatti periodi di prova o di affiancamento, e poi l?affidamento dei mezzi di lavoro, dai pc fino alle strumentazioni dimostrative o ai campionari. Non succede mai che al potenziale dipendente o collaboratore, venga chiesto il ?do ut des? dell?investimento preventivo, per andare incontro ? non si sa nel giro di quanto tempo e con quali sforzi ? ad un possibile o presunto guadagno successivo. Questo vale anche per i lavori a domicilio, di elaborazione dati, di assemblaggio meccanico o altro. La regola non cambia: a chi lavora non deve essere chiesto nessun investimento o anticipo di denaro. Queste situazioni devono essere un campanello dall?allarme, indipendentemente dalla consistenza della cifra richiesta perché, al di là dell?investimento che è quasi sempre inutile, alle spalle di tutto ciò spesso non c?è un lavoro solido e promettente, ma una bolla di sapone. Prendere le misure della serietà di chi si ha di fronte anche attraverso questi aspetti, serve ad imparare a tutelarsi. In caso di dubbio, ci sono comunque le associazioni consumatori che possono essere tenute presenti come punto di riferimento, sia per chiedere informazioni sull?azienda o sulla società in questione, sia per chiedere un parere sulle modalità proposte.