A nche se è ormai più di un anno che si parla della crisi della compagnia di bandiera l’idea che gli aerei Alitalia, a un certo punto, potessero smettere di decollare, sembrava sempre una prospettiva re- mota. Così gli italiani hanno continuato a prenotare voli, fiduciosi che una soluzione si sarebbe trovata. «Continuano a farlo, anche in questi giorni» assicurano dagli uffici di Via della Magliana, dove garantiscono che tutto sta andando avanti come al solito e si rifiutano di ragionare sul da farsi nel caso che davvero l’azienda fallisse.
Ma già da giovedì gli aerei potrebbero essere lasciati a terra – dato che il commissario Augusto Fantozzi potrebbe optare per l’autosospensione della licenza – e chi avrà ancora biglietti Alitalia dovrà trovare una soluzione. Per l’azienda scatterebbe immediatamente l’obbligo di «riprotezione», che consiste nel procurare al viaggiatore un volo analogo a quello acquistato. Se il passeggero non è d’accordo può scegliere di avere un rimborso economico. I soldi dovrebbero esserci. La stampa francese riferisce infatti che Alitalia avrebbe effettuato un deposito di garanzia presso il Bsp di Madrid – il sistema centralizzato delle biglietterie aeree di tutto il mondo, gestito dalla Iata – per garantire la tutela dei propri clienti e restare nel sistema dell’associazione internazionale dei vettori.
Tutto questo se la compagnia riesce a sopravvivere, anche se priva di licenza. Perché se invece, nel peggiore dei casi, Alitalia dovesse dichiarare il fallimento, a chi ha in mano un biglietto non resterebbe altro che andare in tribunale e iscriversi nell’elenco dei creditori dell’azienda fallita. Sarebbero comunque «creditori non privilegiati», quindi le possibilità di riottenere quanto pagato sarebbero scarse. Tanto che il Codacons consiglia ai suoi iscritti di iniziare a inviare direttamente a Fantozzi le richieste di rimborso.
Ma non sono solo i voli prenotati ora a rischio a preoccupare i clienti di Alitalia. Ci sono anche i punti ‘Millemiglia’. I passeggeri abituali del vettore italiano hanno accumulato decine di migliaia di quei punti che garantivano un viaggio gratis, e adesso rischiano di vederli sparire. Non è una questione da poco: le tessere sono migliaia, e secondo le stime di Altroconsumo 1.000 punti Millemiglia valgono circa 20 euro. Il consiglio, per evitare sorprese, è prenotare biglietti omaggio all’interno della rete di Sky Team: con i Millemiglia si possono acquistare infatti voli di diverse compagnie, come Air France-Klm e Delta.
La tutela per chi ha già comprato un volo è garantita nel caso di licenza sospesa, se invece si arriva al fallimento non resta che iscriversi tra i creditori del vettore Il Codacons invita i passeggeri a chiedere il risarcimento scrivendo al commissario