Voghera: Monte la protesta per i cubetti di porfido sconnesso in centro città, soprattutto nelle vie Emilia, Garibaldi e Depretis. La stampa locale riporta la protesta di molti cittadini che non capiscono il reiterarsi di queste problematiche con i connessi pericoli in particolare per pedoni, ciclisti e anche automobili. Si segnala che a volte volte i cubetti non ben fissati, al passaggio delle auto, rischiano di schizzare via e di colpire i passanti.
Codacons: “Facciamo nostre le domande e i dubbi dei cittadini di Voghera. La situazione in essere comporta inevitabilmente dei pericoli e il rischio di incidenti è reale.
Non bisogna dunque (come spesso accade in Italia) aspettare che ci scappi l’incidente (anche grave) ed è necessario intervenire subito.
A tal proposito, è opportuno sapere se e in quali circostanze il malcapitato pedone può chiedere ed ottenere dal Comune (o dagli altri Enti preposti alla gestione delle strade e/o marciapiedi) il risarcimento dei danni subiti a causa della caduta.
Il fondamento normativo della responsabilità dell’Ente (in base a cui lo stesso sarà tenuto al risarcimento) è da ricercare nell’art. 2051 c.c., a mente del quale “Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”.
È proprio l’applicazione di tale norma che stabilisce la responsabilità dell’Ente proprietario (che, per le strade urbane è, appunto, il Comune) nel caso in cui la caduta sia dovuta a cattiva o inadeguata manutenzione del marciapiede.
Infatti, è onere del Comune assicurare che il marciapiede e/o la strada siano tenuti in buono stato manutentivo, prevenendo situazioni di pericolo ed eliminando quelle già in essere.
In quest’ottica, anche qualora il marciapiede e/o la strada presentino punti disconnessi e/o pericolosi, sarà onere del Comune assicurare la presenza di avvisi per segnalare il pericolo ed – eventualmente – transennare i punti più rovinati in attesa della riparazione.
Per segnalazioni e per ricevere assistenza legale all’indirizzo codacons.pavia@gmail.com o al recapito 347.9619322”.
‘Realizzato nell’ambito del Programma generale di intervento della Regione Lombardia con l’utilizzo dei fondi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ai sensi del D.M. 6 maggio 2022.’